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Uno studio commissionato dalla Commissione federale per l’infanzia e la gioventù mostra che i giovani in Svizzera sono politicamente attivi in svariate forme e per motivi diversi.

Il nostro concetto di politica e di azione politica incide sulla percezione che abbiamo del grado di partecipazione politica dei giovani. Lo studio –che ha coinvolto giovani di età compresa tra 12 e 27 anni in tutte le fasi dello studio – commissionato dalla Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) circa le forme di partecipazione e il potenziale di cambiamento dal punto di vista dei giovani in Svizzera adotta un concetto ampio di partecipazione politica, che comprende esplicitamente anche le forme di partecipazione non istituzionale e i formati digitali, che sono a disposizione di tutti i giovani, anche di quelli senza diritto di voto e di elezione. Tra queste rientrano ad esempio i consigli di classe, i parlamenti dei giovani, progetti partecipativi per la costruzione di una pista ciclabile, un festival culturale sul tema del razzismo o il dialogo con esponenti della politica locale, come pure la formazione della propria opinione tra amici, scelte di consumo (p. es. boicottaggio), manifestazioni o raccolte di firme. La partecipazione politica dei giovani ha dunque diverse sfaccettature.

La motivazione dei giovani dipende dal tema nonché dall’interesse e dal coinvolgimento personali. Spesso è sufficiente un impulso iniziale, come l’incoraggiamento da parte di una persona di riferimento, per motivarli ad assumere un primo impegno. Tra i fattori d’influenza si rilevano anche le condizioni di vita personali e il cambiamento delle medesime.

I giovani auspicano un rafforzamento dell’educazione civica a scuola, che non trasmetta solo conoscenze, ma anche le competenze a loro avviso necessarie per assumere un ruolo politico attivo. Per esercitare queste competenze, i giovani hanno poi bisogno di spazi di apprendimento sicuri e di possibilità di collaborazione in cui il non sapere (ancora) e la pluralità di opinioni siano accettati anche da autorità quali gli insegnanti e in cui possano acquisire esperienze. La CFIG ritiene importante e decisivo destare l’interesse dei giovani per strutture e temi politici.
Sulla base dei risultati dello studio, la CFIG ha elaborato alcune raccomandazioni per promuovere la partecipazione politica dei giovani: tenere conto della realtà dei giovani; destare l’interesse politico dei giovani; facilitare l’accesso all’offerta disponibile; creare spazi di apprendimento per la partecipazione politica; promuovere l’educazione civica a scuola; consentire una partecipazione seria ed efficace.

Il rapporto di ricerca è disponibile sul sito Internet della CFIG.

fonte: Commissioni del DFI

foto: pixabay