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Nella sua seduta dell’8 marzo 2024 il Consiglio federale ha approvato il mandato negoziale con l’Unione europea (UE) nella sua forma definitiva. Il mandato adottato tiene conto dei risultati delle consultazioni delle Commissioni della politica estera (CPE) e delle altre commissioni interessate del Parlamento oltre che dei Cantoni, e considera i pareri espressi dalle parti sociali e dai rappresentanti dell’economia e a numerosi altri gruppi d’interesse e associazioni mantello.

Il Consiglio federale constata che la grande maggioranza degli attori consultati sostiene l’avvio di negoziati con l’UE sulla base dell’approccio «a pacchetto» ed ha deciso di accogliere gran parte delle raccomandazioni in particolare quelle riguardanti.

1. Energia elettrica: per quanto riguarda l’apertura del mercato, il Consiglio federale intende garantire alle consumatrici e ai consumatori la possibilità di restare nel regime dell’approvvigionamento di base, previsto come scelta «standard» con prezzi regolamentati.
2. Accordo sui trasporti terrestri: l’apertura controllata del mercato del trasporto ferroviario internazionale non deve influire sulla qualità dei trasporti pubblici in Svizzera.
3. Accordo sui prodotti agricoli: si precisa che le tariffe doganali sono mantenute, compresi i contingenti tariffari e le modalità di gestione di questi ultimi.
4. Immigrazione: l’obiettivo di un’immigrazione orientata al mercato del lavoro viene rafforzato, così come la formulazione concernente il diritto di soggiorno.
5. Protezione dei salari: si riafferma l’obiettivo di garantire le condizioni salariali e lavorative preservando l’attuale livello di protezione nel lungo termine.
6. Elementi istituzionali: per quanto riguarda la partecipazione della Svizzera al mercato unico dell’UE, il Consiglio federale intende garantire che, nel caso in cui la Svizzera si rifiuti di adottare una specifica modifica del diritto europeo, le misure di compensazione siano possibili solo a seguito di una decisione del tribunale arbitrale relativa anche alla questione della proporzionalità.
7. Accordo di libero scambio: l’Accordo del 1972 non fa parte del pacchetto e non rientra dunque nel quadro dei negoziati.

Con queste decisioni il Consiglio federale precisa i propri interessi e vuole dare ai negoziati una solida base a livello nazionale, pur mantenendo un margine di manovra nei confronti dell’UE.
Non appena anche l’UE disporrà del suo mandato definitivo, i negoziati potranno essere avviati, presumibilmente nel corso del mese di marzo. I vari elementi del pacchetto saranno affrontati contemporaneamente.

Fonte: Il Consiglio federale
foto: @svizzeri.ch