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Nella sua seduta del 29 gennaio 2025, il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l’iniziativa popolare federale «Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l’ambiente (Iniziativa per un fondo per il clima)». Il Consiglio federale respinge l’iniziativa senza controprogetto diretto o indiretto e ritiene che il fondo sul clima richiesto dall’iniziativa non sia necessario per il raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera. Inoltre, rispetto all’ampia combinazione di misure già esistenti, l’iniziativa si basa esclusivamente su investimenti federali ingenti.

L’iniziativa per un fondo per il clima, presentata dal PS e dai Verdi il 22 febbraio 2024, mira a creare un fondo le cui risorse confluirebbero, tra le altre cose, in misure per il potenziamento delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica o della decarbonizzazione dei trasporti, degli edifici e dell’economia. I mezzi finanziari necessari andrebbero attinti dal bilancio federale. La Confederazione dovrebbe quindi alimentare ogni anno il fondo con una quota compresa tra lo 0,5 e l’1 per cento del prodotto interno lordo, il che corrisponderebbe, allo stato attuale, a una cifra compresa tra 3,9 e 7,7 miliardi di franchi all’anno.

Entro il 2050, la Svizzera prevede di non emettere più gas serra. La legge sul clima e sull’innovazione, la legge sul CO2 riveduta e la legge sull’energia riveduta contengono una serie di misure di sostegno e incentivi che contribuiscono al raggiungimento di tale obiettivo. Già oggi Confederazione e Cantoni stanziano circa 2 miliardi di franchi all’anno a favore del clima e dell’energia, a cui si aggiungono 600 milioni a favore della biodiversità.

Il Consiglio federale non ha dubbi sulla necessità di ulteriori investimenti per raggiungere l’obiettivo del saldo netto pari a zero e per potenziare l’energia rinnovabile a livello nazionale. Il Consiglio federale ritiene pertanto che la strada intrapresa oggi, che prevede una combinazione di misure di promozione mirate, prescrizioni e strumenti di mercato, fornisca un numero sufficiente di incentivi efficaci per ridurre le emissioni di gas serra. Il fondo per il clima proposto, invece, celerebbe alcuni rischi: poiché verrebbe finanziato esclusivamente con fondi federali, rischierebbe di indebolire il principio di causalità sancito nel diritto ambientale. Promuovere misure con fondi pubblici, come richiesto dall’iniziativa, potrebbe inoltre portare a un impiego inefficiente dei fondi o addirittura a scoraggiare gli investimenti privati. Anche per tali ragioni il Consiglio federale respinge l’iniziativa.

Inoltre, promuovendo il non assoggettamento delle spese per il clima al freno all’indebitamento, l’iniziativa comporterebbe un ulteriore indebitamento della Confederazione, andando a complicare una situazione finanziaria già tesa.

Per questi motivi il Consiglio federale respinge l’Iniziativa per un fondo per il clima senza opporle un controprogetto diretto o indiretto.

fonte:
foto: pixabay