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Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il consigliere federale Ignazio Cassis, si recherà a Vienna dal 17 al 18 settembre 2025. Nel corso della visita presenterà al Consiglio permanente dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) le priorità della presidenza svizzera dell’OSCE nel 2026. Il consigliere federale Ignazio Cassis incontrerà inoltre la ministra federale austriaca per l’Europa, l’integrazione e la famiglia, Claudia Plakolm.

Nel 2026 la Svizzera assumerà per la terza volta la presidenza dell’OSCE. Con la presidenza dell’Organizzazione, la Svizzera si assumerà la propria parte di responsabilità nel contribuire alla stabilità e alla sicurezza in Europa e svolgerà tale compito in un contesto geopolitico complesso. È quindi ancora più importante salvaguardare la capacità d’azione dell’OSCE e promuovere un dialogo inclusivo. L’OSCE è l’unica organizzazione di sicurezza che riunisce non solo gli Stati europei, ma anche Stati Uniti e Russia. Una delle priorità della presidenza svizzera consiste nel proseguire gli sforzi volti a instaurare una pace giusta e duratura in Ucraina, sulla base del diritto internazionale e dei principi di Helsinki.

Con 57 Stati partecipanti, l’OSCE è la principale organizzazione di sicurezza regionale a livello mondiale. La Svizzera fa parte dell’OSCE sin dalla sua fondazione a Helsinki nel 1975 ed è il primo Paese a esercitarne per la terza volta la presidenza, dopo il 1996 e il 2014. Già il 1° gennaio 2025 la Svizzera, quale membro della troika insieme a Malta (presidenza 2024) e alla Finlandia (presidenza in corso), ha assunto i primi compiti di direzione.

La delegazione svizzera illustrerà i prossimi passi relativi al pacchetto di accordi tra la Svizzera e l’Unione europea e le discussioni verteranno anche sulla sicurezza dell’Europa, con particolare attenzione alle prospettive nei Balcani occidentali, alla guerra in Ucraina e ai piani per la ricostruzione del Paese. Si parlerà inoltre delle priorità della presidenza svizzera dell’OSCE nel 2026 e della Comunità politica europea (CPE).

fonte: Dipartimento federale degli affari esteri
foto: pixabay


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