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Il 28 settembre l’UNI, Ente Italiano di Normazione, ha pubblicato la nuova norma sugli elementi visivi identificativi dei contenitori per i rifiuti, i WVE, Waste Visual Elements.

La norma UNI 11686 rende univoca sul tutto il territorio nazionale l’identificazione dei contenitori per la raccolta differenziata definendo “i colori e gli ulteriori elementi di identificazione visiva” per facilitare il riconoscimento del giusto cassonetto nel quale conferire le diverse tipologie di rifiuto urbano, “al fine di migliorare la raccolta differenziata” poiché la raccolta differenziata non riguarda soltanto gli abitanti di un determinato territorio ma tutte le persone che, per motivi diversi, vi si trovano occasionalmente per turismo o lavoro che potranno così riconoscere dove gettare plastica, umido o vetro.

Attualmente i singoli comuni possono decidere in totale autonomia i colori dei cassonetti per la differenziata e dato che le direttive europee e le leggi vigenti impongono di raggiungere il 65% di differenziata e il 50% di avvio al recupero, è necessaria l’introduzione di norme tecniche e attrezzature uniformi che aiutino gli utenti ad un corretto utilizzo dei cassonetti permettendo anche un’economia di scala di produzione e maggiore velocità di reperimento dei ricambi.

La norma UNI 11686 sui Waste Visual Elements, spiega Giovanni Bragadina, prevede l’utilizzo di adesivi e di pannelli con colori e grafiche che caratterizzano ogni tipologia di rifiuto. Una semplice riqualificazione grafica migliora l’estetica,…. spinge a migliorare la purezza dei materiali conferiti” e fa dell’Italia “il primo Paese europeo – a fare – un passo avanti sia dal punto di vista economico che dal punto di vista culturale”.