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Regolazione dell’immigrazione e possibili soluzioni per garantire maggiore trasparenza nell’ambito del finanziamento dei partiti sono stati i due principali argomenti trattati lo scorso Venerdì 29 agosto durante i tradizionali colloqui von Wattenwyl che si sono svolti alla ricerca di una soluzione che consenta di conciliare il processo di politica interna con quello di politica estera.
Von-Wattenwyl-Gespräche 2014
La vicepresidente del Consiglio federale ha sottolineato l’esistenza di diversi possibili scenari ai quali il Consiglio federale deve prepararsi senza commettere l’errore di concentrarsi in questa fase ancora iniziale su un’unica strategia. Diretti dal presidente della Confederazione Didier Burkhalter vi hanno partecipato i presidenti dei partiti, i vertici dei gruppi parlamentari di PLR (presidenza), BDP, PPD, PS e UDC, la vicepresidente del Consiglio federale Simonetta Sommaruga, il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann e la cancelliera della Confederazione Corina Casanova.

Il Consiglio federale intende mettere in atto il controllo più rigoroso dell’immigrazione chiesto dal Popolo, ma è altresì intenzionato a preservare e consolidare la via bilaterale. Questo è quanto dichiarato dal presidente della Confederazione Didier Burkhalter il quale, in riferimento alle relazioni con l’UE, ha spiegato che dall’adozione delle misure per l’accesso dei cittadini croati al mercato del lavoro elvetico vi sono stati sviluppi positivi. È stato infatti possibile portare avanti o instaurare diversi negoziati, su questioni istituzionali, in ambito energetico o sullo scambio di quote di emissioni. Ha poi precisato che l’UE si rifiuta di negoziare i principi della libera circolazione delle persone, ma è disposta a discutere dei problemi concreti di attuazione. In questa fase di incertezza è dunque importante mantenere la calma e lavorare coesi alla ricerca della migliore soluzione possibile per il nostro Paese.

La vicepresidente Simonetta Sommaruga ha aggiornato i partecipanti ai colloqui sui lavori di attuazione della nuova disposizione costituzionale sull’immigrazione. Il Consiglio federale ha presentato un progetto di lavoro a fine giugno (nuovo articolo costituzionale 121a) ed intende mettere in consultazione l’avamprogetto di legge alla fine dell’anno.

A larga maggioranza i partiti sostengono quanto intrapreso dal Consiglio federale e le grandi linee sulle quali si baserà l’azione di governo per attuare il nuovo articolo costituazionale. L’UDC chiede un’accelerazione dei tempi di elaborazione del disegno di legge. Il presidente della Confederazione Burkhalter ha spiegato di voler garantire l’informazione dei partiti sul seguito di questo dossier nel contesto di un dialogo assiduo e costante, raccogliendo al riguardo il consenso dei rappresentanti di tutti i partiti di governo.

Tutti i partiti e il Consiglio federale sono concordi nel ritenere che nella situazione attuale l’economia deve farsi carico di una grossa responsabilità, poiché, nel reclutare manodopera, deve tenere maggiormente conto della forza lavoro locale. In questo contesto i partiti hanno elogiato l’iniziativa sul personale qualificato promossa dal DEFR.

Il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann ha ricordato la grande importanza economica degli accordi bilaterali. Essi garantiscono un quadro giuridico affidabile per i rapporti con l’UE ed accrescono l’attrattiva della piazza economica svizzera. I Bilaterali I offrono un accesso su misura al mercato interno dell’UE che va oltre quello garantito dall’Accordo di libero scambio del 1972. Per singoli rami economici e per la ricerca svizzera questi accordi sono estremamente importanti.

Il consigliere federale ha poi sottolineato che, nel quadro dell’iniziativa sul personale qualificato, il proprio dipartimento (DEFR) sta valutando e preparando insieme agli altri attori coinvolti misure supplementari allo scopo di aumentare l’occupazione della manodopera nazionale. In sintonia con i lavori per l’attuazione della disposizione costituzionale sull’immigrazione, si stanno portando avanti anche i lavori per l’adeguamento delle misure collaterali.

Il Gruppo di Stati contro la corruzione GRECO (Groupe d’Etats contre la Corruption) del Consiglio d’Europa ha raccomandato alla Svizzera di regolare la questione del finanziamento dei partiti. Attualmente la Svizzera è oggetto di una procedura di non conformità ed entro fine marzo 2015 dovrà nuovamente riferire al Gruppo sul seguito dei lavori.

La vicepresidente Sommaruga ha illustrato ai vertici dei partiti due possibili varianti per attuare le regole volte a garantire la trasparenza in materia di finanziamento dei partiti. La prima consiste nella pubblicazione obbligatoria della contabilità dei partiti – ad esempio su una nuova piattaforma elettronica, la seconda nella pubblicazione facoltativa nel Registro dei partiti.

Tutti i partiti, ad eccezione del PS, difendono il sistema attuale che non prevede vincoli in materia di trasparenza e che, a loro avviso, si è dimostrato valido per la Svizzera. Il PS chiede invece misure ben più incisive di quelle suggerite dal Consiglio federale nelle due varianti menzionate.