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Nullità del verbale di infrazione se il Comune non prova l’esistenza di aree di sosta gratuita nelle vicinanze di quelle a pagamento. Questo é quanto stabilito dall’Ordinanza della
Cassazione della Sesta Sezione civile numero 18575 pubblicata in data 3 settembre 2014.
strisce blue
Duro colpo per quelle amministrazioni comunali che pensano di far cassa facile con le “strisce blu”, le famigerate aree a pagamento che hanno letteralmente invaso le aree urbane. Sarà ora più semplice per gli automobilisti ottenere l’annullamento della multa per non avere corrisposto il prezzo del “grattino” nelle zone di sosta a pagamento. Spetta al Comune dover provare l’esistenza di aree a libera sosta nelle vicinanze e non al “multato”. Per gli ermellini è onere del Comune produrre in giudizio le ordinanze che regolamentano la sosta nell’area.

I giudici di Piazza Cavour hanno espressamente affermato che «nel giudizio di opposizione a verbale di accertamento di infrazione del codice della strada, grava sull’autorità amministrativa opposta, a fronte di una specifica contestazione da parte dell’opponente, che lamenti la mancata riserva di una adeguata area destinata a parcheggio libero, la prova della esistenza della delibera che escluda la sussistenza di tale obbligo ai sensi dell’art.7 comma 8 C.d.S.».

Niente multa per chi prolunga la sosta nelle strisce blu oltre l’orario per il quale ha regolarmente pagato. Lo precisa il ministero dei Trasporti a seguito di un’interrogazione parlamentare alla quale ha risposto il sottosegretario Umberto Del Basso De Caroviola. Il parere del Ministero è che il pagamento in misura insufficiente non costituisca «violazione di una norma di comportamento», ma configuri unicamente una «inadempienza contrattuale». Pertanto, nei casi di pagamenti in misura insufficiente, l’inadempienza implica il semplice saldo della tariffa non corrisposta. Nessuna multa quindi Maggiori dettagli su Il Sole 24 Ore.

In Svizzera e precisamente nel Canton Ticino, è partita la sperimentazione di un nuovo sistema radar, pensato per evitare che gli automobilisti entrino in autostrada in contromano. L’iniziativa è partita dall’USTRA, l’Ufficio federale delle strade, che ha fatto installare i dispositivi all’altezza degli svincoli. In questo modo i guidatori che imboccano la carreggiata nella direzione sbagliata vengono avvertiti con dei segnali luminosi e contemporaneamente parte una chiamata di emergenza alla polizia.

In autunno comincerà il periodo di prova che durerà due anni, dopodiché verrà deciso se estendere il sistema su tutte le autostrade svizzere. Il primo apparecchio è stato già installato sulla corsia sud-nord della A2 all’altezza di Monte Carasso; può individuare i veicoli in contromano, misurare la velocità e anche la distanza di sicurezza.