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Nell’ultimo decennio le nuove tecnologie hanno modificato il nostro modo di vivere, migliorando e semplificando molti settori del nostro quotidiano.
Stampante 3D
Uno dei settori che ha maggiormente tratto vantaggi dallo sviluppo della tecnologia è la stampa.

L’invenzione della stampa si può far risalire alla prima riproduzione di un testo su carta nei reperti della dinastia Tang in Cina nell’VIII e IX secolo e attraverso numerose rivoluzioni tecnologiche arriviamo al 1986 quando sono state brevettate le stampanti laser.

Nello stesso anno Charles Hull brevettò la stampante 3D.

La stampante 3D rappresenta una vera e propria metamorfosi del settore perché non imprime solo un testo su una superficie, ma è in grado di creare un oggetto.

Il funzionamento della stampante 3D si basa sul processo di produzione additiva, cioè si crea l’oggetto, uno strato per volta, avvalendosi di un software che “taglia” in una serie di livelli 2D e la macchina lo costruisce stampando livello dopo livello.
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Per comprendere il meccanismo di funzionamento, possiamo immaginare una candela accesa tenuta al contrario. La candela scioglie la cera che cade su una superficie, ripetendo il passaggio possiamo costruire un oggetto di cera. La stampante 3d agisce nello stesso modo.

All’inizio le stampanti 3D sono state utilizzate solo in ambito industriale per la creazione di prototipi a basso costo. Negli ultimi anni questa tecnologia si sta diffondendo anche in altri ambiti, per esempio quello domestico per la creazione di giocattoli e pezzi di ricambio in plastica di elettrodomestici, nel mondo delle creazioni artistiche come la moda. E numerosi sono i campi che potranno avvalersi della tecnologia 3D, come la medicina. Sono in fase di studio progetti per la riproduzioni di protesi.

Si può dire che la maggiore diffusione della stampante 3D comporterà un cambiamento nel nostro modo di concepire il termine “stampa”.

Filippo Trebbi
unionegiovanisvizzeri@gmail.com