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Una vita sedentaria non nuoce solo alla salute fisica ma anche alla salute mentale.
Ansia e sedentarietà
Questo secondo gli ultimi studi prodotti da un gruppo di ricerca del Deakin University’s Centre for Physical Activity and Nutrition Research in Australia che ha indagato sull’esistenza di una correlazione diretta tra l’incremento dell’ansia associato ad uno stile di vita sedentario.

Stare seduti troppo a lungo non è rilassante, così come non lo è svagarsi per troppe ore tra videogiochi, film e internet: la sedentarietà, spesso confusa con la concessione di un po’ di relax quotidiano è in realtà un fattore che amplifica l’ansia, molte volte sostenuta anche da una postura scorretta. Infatti gli stretching mirati, che consentono di allungare la colonna vertebrale e di rilassare la muscolatura, tendono a migliorare i sintomi.

Lo stato d’ansia, si stima che interessa, a tutt’oggi, oltre 27 milioni di persone nel mondo, in un quotidiano di abitudini e ritmi frenetici con poca attività fisica e non é da considerare un disturbo puramente mentale. Oltre a limitare il comportamento delle persone, spingendole a preoccuparsi troppo, possono influenzando anche il normale svolgimento delle attività quotidiane, favorendo l’insorgenza di sintomi fisici come: ritmo cardiaco accelerato, sensazione di mancanza di respiro, mal di testa e tensioni muscolari.

Il quesito potrebbe però anche ribaltarsi: è la sedentarietà che provoca l’ansia o, viceversa, è l’ansia a spingere verso la sedentarietà?