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Lavori di potatura, manutenzione stradale e pittura per saldare i debiti con il fisco comunale.
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Dopo il rodaggio nel 2015 il baratto amministrativo, introdotto dal governo italiano con il decreto Sblocca Italia, articolo 24 del Dl 133/2014, per aiutare le famiglie travolte dalla crisi, viene riproposto nel 2016.

La norma offre la possibilità ai cittadini in difficoltà di poter saldare i propri debiti con il fisco, mettendosi a disposizione del Comune per eseguire lavori socialmente utili.

I Comuni che accettano tali interventi dovranno deliberare uno specifico regolamento che definisca i criteri e le condizioni, la realizzazione di interventi di riqualifica del territorio, proposti da singoli cittadini o cittadini associati.

Tali interventi che possono essere concessi solo per un periodo di tempo limitato, a seconda del tipo di tributo da pagare e dell’attività di lavoro socialmente utile, possono riguardare “la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, di piazze, di strade, ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riutilizzo, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati e, in genere, la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”.

Il cittadino che comprova il suo stato di disagio economico e che ha tributi locali scaduti (imposta municipale secondaria) può fare una richiesta al comune, entro il termine del 1° gennaio 2016, per farsi accettare il baratto amministrativo, e cioè il consenso a poter pagare le tasse dovute, attraverso lo svolgimento di un’attività socialmente utile.

L’iniziativa rientra tra le forme di economia alternativa.