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Nutrita e attiva la partecipazione dei soci interessati ad attivarsi per proteggere la Comunità e per supportare le iniziative umanitarie del Circolo.
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La riunione si è svolta nel segno della continuità con la tradizione del Circolo, dai motivi che ne determinarono la nascita alle attività di beneficenza da sempre in essere, in quest’ottica il comune sentire è stato quello di mantenere una struttura agile che possa valorizzare al massimo le risorse che il Circolo è in grado di mobilitare in caso di necessità, senza creare strutture o funzioni permanenti ma appoggiandosi ad altre organizzazioni, con cui si abbia un contatto di reciproca fiducia.

La tragedia che ha colpito le popolazioni del Centro Italia durante l’ultimo sisma ha però spinto la riflessione ad un livello di dettaglio maggiore sulle possibili azioni in questo tipo di emergenze, fermo restando le competenze e le funzioni già presenti ed attive per la gestione diretta della prima fase di intervento, ossia il sistema nazionale di Protvictoriasettembre2016mapezione Civile, si è convenuto che il Circolo può portare il suo aiuto alle popolazioni colpite durante la seconda fase delle emergenze ma deve essere in grado di rispondere anche nella prima, a supporto di situazioni precise che coinvolgano persone della nostra Comunità, cosa che peraltro sta già accadendo. Ci conforta la nota del referente della Funzione Volontariato della Protezione Civile Massimo La Pietra, al Dicomac rilasciata al sito Rieti Life con la quale ha comunicato che la situazione è ormai sotto controllo e che le esigenze alimentari, sanitarie e di suppellettili alla popolazione sono assicurate.

Ferma la convinzione di mantenere un’organizzazione agile e flessibile si è quindi pensato di avviare azioni specifiche per dotare il Circolo di soluzioni logistiche che siano utilizzabili durante le normali attività sociali ma che possano essere impiegate anche in situazioni di emergenza, a titolo esemplificativo si è parlato di attrezzature mediche di primo soccorso, di un defibrillatore automatico, di semplici ma professionali radio per il coordinamento degli eventi (utilizzando i canali liberalizzati), tutte attrezzature in grado di aumentare la sicurezza della nostra comunità durante gli eventi sociali o sportivi ma impiegabili e utili anche in caso di interventi mirati a favore di vittime di incidenti o disastri, tali attrezzature potrebbero essere affidate ai nostri soci, medici e sanitari, che dessero la loro disponibilità ad intervenire in queste situazioni, disponibilità già raccolte durante la riunione. A questo si aggiunga l’importanza di adottare modelli operativi che non pesino in alcun modo sui destinatari dell’intervento e quindi le persone che interverranno dovranno essere consapevoli di dover essere autonomi in tutto durante l’azione umanitaria, per questo è importante che il Circolo possa avere pronta una dotazione minima di attrezzature rapidamente impiegabili ed un piano di attività formative propedeutiche all’utilizzo delle attrezzature.

Terminato un primo brainstorming si è poi passati alla scelta dei modelli di intervento, anche in questo caso unanime accordo sul dare priorità ai contatti diretti dei soci, in questo caso – essendoci soci nell’area colpita dalla tragedia – a loro andranno i primi supporti (ed un grazie di cuore a chi si è già recato sul posto per un sopralluogo ed un primo aiuto) e da loro il Circolo riceverà le prime indicazioni sui possibili interventi o sulle organizzazioni presenti e attive in loco che il Circolo potrebbe supportare. In seconda battuta si andranno a considerare le associazioni sportive che il Circolo potrebbe contattare con la propria Associazione Sportiva e con le quali si possono svolgere attività congiunte e da lì in poi ogni altra organizzazione che possa aver bisogno di supporto o trarre giovamento da un nostro intervento.

La riflessione si è chiusa con l’impegno di tutti i partecipanti a raccogliere e condividere le informazioni di prima mano e coordinarsi con la Direzione del Circolo sui passi necessari per sensibilizzare la Comunità e preparare nel tempo risorse e modalità di intervento.

Per questo è stato predisposto un apposito spazio sulla piattaforma collaborativa, disponibile nel sito del Circolo, a cui tutte le persone interessate a partecipare a questa iniziativa possono registrarsi, seguendo le istruzioni disponibili a questo link: https://www.svizzeri.ch/virtualcampus/course/view.php?id=7

La riunione si è chiusa con l’auspicio che tutti possano fare la loro parte, anche con semplici gesti di cui uno seppur semplice è molto importante: l’iscrizione alla sezione donatori sangue che il Circolo ha costituito in collaborazione con l’AVIS ed a vantaggio dei soci stessi, un’abitudine culturale sana da promuovere – soprattutto fra i giovani – e che garantisce le scorte necessarie anche in caso di emergenza, le informazioni per chi fosse disponibile a donare il sangue le trovate a questo link: https://www.svizzeri.ch/virtualcampus/course/view.php?id=4 

gr_avis