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Secondo quanto e’ in grado di anticipare il quotidiano economico, giuridico e politico “ItaliaOggi”, tra i paesi destinatari delle 90 lettere di mancata compliance inviate lo scorso martedi’ dal Consiglio dell’Unione Europea alle giurisdizioni extra Ue, vi sarebbe anche la potenza americana.

Il gruppo di lavoro dell’Ecofin, che aveva inizialmente vagliato 213 schedature dei territori a rischio, avrebbe in tal modo aperto una prima fase di dialogo con 90 paesi tra cui gli Usa per effettuare ulteriori controlli di correttezza impositiva. La misura intrapresa dalle autorita’ europee fa parte del processo di unificazione delle liste nere degli stati membri, resasi necessaria a fronte degli scandali di elusione e riciclaggio fiscale emersi con la pubblicazione dei Panama Papers e il caso LuxLeaks. L’elenco dei soggetti passibili di ulteriori verifiche non e’ stato resa nota pubblicamente, al fine di evitare situazioni ambigue prima della decisione definitiva del Consiglio.

Dopo gli Stati Uniti d’America, c’è posta da parte di Bruxelles anche per nomi insospettabili quali quello della Norvegia, del Canada, di Israele e dell’India.

Gli articoli completi su ItaliaOggi del 3 febbraio 2017 e del 4 febbraio 2017.