foto (c) svizzeri.ch 2017
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Berna ha ospitato il 2 e 3 marzo la 15a tornata del dialogo sui diritti umani Svizzera – Cina. Dialogo bilaterale che si svolge dal 1991.

Un confronto franco, costruttivo e reciprocamente critico sulla situazione dei diritti umani nei due Paesi. Si é parlato di sistema giudiziario e penitenziario, considerando anche il tema riguardante la pena di morte, i diritti delle minoranze ed il rafforzamento del sistema internazionale di tutela dei diritti umani.

La Svizzera ha espresso la propria preoccupazione per il perseguimento penale nei confronti di avvocati e difensori dei diritti umani, e per le annesse accuse di torture, e ha sottolineato gli obblighi procedurali come quello di garantire alla persona in fermo la possibilità di ricorrere ad un’assistenza legale di sua scelta e il dovere di informare la famiglia. Nel corso dei colloqui sono stati sollevati alcuni casi eloquenti e situazioni preoccupanti dal punto di vista della protezione e dei diritti delle minoranze in Tibet e nello Xinjiang. Oggetto del dialogo è stato inoltre l’impegno multilaterale di entrambi i Paesi, soprattutto nella cornice del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. A questo proposito è stata messa in risalto l’importanza di rafforzare il pilastro dei diritti umani nel sistema dell’ONU e la partecipazione della società civile a questi meccanismi internazionali.

La Svizzera ha rinnovato al Governo cinese il suo suggerimento di accogliere prossimamente una visita dell’Alto commissario dell’ONU per i diritti umani in Cina.