Nella cucina tradizionale ci sono spesso delle cose che colpiscono la fantasia, una di queste sono dei semplici dolci che per forma e metodi di preparazione si somigliano molto tra loro pur1 essendo tipici di zone molto distanti: bricelets, oublies, gaufres e…pizzelle, nivole e ferratelle!
I primi sono tipici delle regioni del nord Europa le seconde del centro Italia, ovviamente tra gli uni e le altre vi sono tante ricette simili quanti sono i chilometri che le separano!
Sul sito del Patrimonio Culinario Svizzero, associazione «fondata nel 2004 da esperti di prodotti locali e di agricoltura con l’intento di costituire l’Inventario del patrimono culinario svizzero deciso a livello federale», troviamo scritto che i primi ferri o moules per gaufres e bricelets sono stati rinvenuti a San Gallo e risalgono all’incirca all’11esimo secolo.
I «ferri» sono lo strumento tipico con cui si cuociono queste preparazioni: gli stampi o moules per i gaufres sono rettangolari, quelli per i bricelets sono quadrati e quelli per le oublies sono rotondi; stesse forme troviamo nei ferri per ferratelle e pizzelle del centro Italia – dove erano portati in dote dalla sposa! – e, come accade in Svizzera, sono lavorati e spesso riportano l’anno di fabbricazione o il nome della proprietaria; molti dei ferri svizzeri, invece, come possiamo vedere in un bel servizio della televisione svizzera svizzera degli anni ‘60, hanno dei decori delicati e raffinati di fiori o scritte bene auguranti
Impossibile sapere dove nascono queste preparazioni e come il loro usi si sposti attraverso regioni tanto vaste ma, per quello che riguarda la Svizzera, possiamo ben dire che offleten, brätzele, bricelets e bretzeli sono senz’altro gli antenati dei grandi e morbidi gaufres come pure possiamo dire che sono delle preparazioni che sfidano il tempo e che continuano ad essere cucinati in tantissime case in tutte le loro varianti; negli anni al tradizionale stampo per i bricelets o i gaufres si è affiancata la piastra elettrica, che oggi va per la maggiore, così se non è affatto difficile trovare lo strumento per realizzarli altra cosa è trovare le ricette poiché ogni famiglia ha la sua e la conserva gelosamente.
Viste le tante influenze che si raccolgono attorno a queste leccornie, per non far torto a nessuno, la ricetta di oggi l’ho pescata dal blog di una signora dell’Alta Savoia che condivide una ricetta di una zia di sua madre, di origini svizzere, e cuocerò i miei bricelets in un ferro che viene dall’Abruzzo, più esattamente da quella zona detta «Piccola Svizzera»… e così avrò fatto il giro completo!
MdP