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Il Risorgimento vissuto in prima persona, una storia di avventure, di grandi speranze e profonde delusioni nella quale riconoscere sé stessi e l’Italia.
Una vita spesa da patriota, da ingegnere, da padre tra Torino, Milano, Novara, Ginevra, Napoli… con tutte le contraddizioni, le discussioni sulle diverse opzioni per giungere all’unità.

“GLI ULTIMI PATRIOTI” – romanzo storico

martedì 27 giugno alle ore 18.30

presso le sale C e D della Società Svizzera di Milano in via Palestro 2

discussione con l’Autore prof. Giovanni Carosotti, Docente di Storia e Filosofia presso il Liceo “Virgilio” di Milano.

Seguirà un brindisi.

Gli Ultimi patrioti narra la vita lunga e fortunata di Alberto, probabile avo dell’autore; una vita che coincide con le vicende del Risorgimento italiano, dall’epoca napoleonica alla conquista di Roma. Arricchendo con l’immaginazione gli scarsi dati biografici a disposizione, la vita di Alberto si fa trovare puntuale con tutti i grandi appuntamenti dell’Italia (per proporre un confronto sul piano tecnico, e non per suggerire improbabili paragoni, è un po’ quello che accade al personaggio principale dell’ultimo romanzo di Umberto Eco, Il cimitero di Praga, sia pure in quel caso con un protagonismo di natura criminale e negativa). Ciò gli consente di conoscere personalmente illustri personaggi storici (il principale è Cavour) e di confrontarsi con le diverse realtà locali dell’Italia di allora (dal Piemonte sabaudo, prima o dopo le riforme di Cavour; al Regno delle due Sicilie, alla Milano occupata dagli austriaci). Alberto, la cui vita conosce due amori felici, padre di due splendidi figli, mette tutto in gioco per gli ideali patriottici, coinvolgendo in questo obiettivo morale tutti i suoi familiari. Proverà le tensioni e le paure connesse a questa scelta, conoscerà lutti e delusioni, verso le quali mai mostra rassegnazione, nella consapevolezza che il progresso della storia non può mai compiersi in modo definitivo.

Saino traccia ne Gli ultimi patritoti un complesso affresco storico, che rifugge dai toni epici e che sa esprimere quel legame tra individualità e comunità, intimità e sfera pubblica comuni a tutte le fasi storiche più significative della storia umana. E propone le vicende da lui narrate come modello per un’epoca, la nostra, che sembra avere smarrito la consapevolezza del legame problematico ma ineludibile tra il vissuto individuale e l’epoca storica in cui il destino ha chiamato a vivere ogni essere umano, obbligandolo a compiere delle scelte.