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Oggi 13 dicembre sarà presentato a Berna, per la Svizzera, il “Rapporto mondiale sull’educazione” (Global Education Monitoring Report, GEMR) 2017/8 dell’UNESCO, dal titolo “Accountability in education: meeting our commitments” (Responsabilità nel settore dell’educazione: manteniamo gli impegni).

Il Rapporto, che è stato presentato a Parigi il 24 ottobre 2017, punta i riflettori sulla responsabilità dei governi di garantire un’educazione universale di qualità e sottolinea che è indispensabile presentare dei rendiconti, dei risultati, per raggiungere questo obiettivo.

“L’educazione è una responsabilità condivisa tra tutti: governi, scuole, docenti, parenti e attori privati” ha dichiarato la direttrice generale dell’UNESCO, Irina Bokova. “Rendere conto – di quanto fatto – rimanda al modo con cui i docenti insegnano, gli studenti apprendono e i governi agiscono. Questa responsabilità deve essere definita con cura e deve riposare su dei principi d’equità, inclusione e qualità.”

Il “Rapporto mondiale sull’educazione” definisce la responsabilità che deriva dall’impegno assunto dagli elementi coinvolti, come un processo per aiutare gli individui e le istituzioni a tenere fede agli impegni ed a raggiungere gli obiettivi: gli attori hanno l’obbligo, giuridico, politico, sociale e morale, di rendere conto del proprio operato in base alle responsabilità che sono state loro affidate e inoltre viene monitorato l’avanzamento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile (OSS) numero 4 dell’Agenda 2030; l’edizione 2017 del Rapporto GERM sfocia su delle raccomandazioni concrete che permetteranno di rafforzare i sistemi educativi.

L’evento di presentazione del Rapporto “Accountability in education: meeting our commitments” è organizzato dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) in collaborazione con la Commissione svizzera per l’UNESCO, la Rete svizzera educazione e cooperazione internazionale (RECI) e il Forum svizzero per la formazione professionale e la cooperazione internazionale (FoBBIZ).