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L’Ufficio Federale dell’Agricoltura ha registrato, lo scorso 25 gennaio, tre nuove denominazioni protette come IGP: Appenzeller Mostbröckli, Appenzeller Pantli e Appenzeller Siedwurst che ora godono di una protezione completa sia in Svizzera che in Unione Europea.

Il Registro delle denominazioni d’origine e delle indicazioni geografiche permette di “tutelare i nomi geografici o tradizionali che designano prodotti agricoli e prodotti agricoli trasformati la cui qualità e le cui caratteristiche principali sono determinate dalla loro origine geografica. Il registro svizzero contiene 37 registrazioni: 21 denominazioni d’origine protetta (DOP) e 16 indicazioni geografiche protette (IGP)” (www.admin.ch).
“Il termine Indicazione Geografica Protetta o IGP, indica un marchio d’origine che viene attribuito dal’Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipende dall’origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un’area geografica determinata”.

Nel 1992 l’UE ha adottato un regolamento riguardante la protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari (IGP e DOC). Questo regolamento ha portato all’armonizzazione delle prassi nazionali e locali in materia di denominazioni geografiche, l’adozione del regolamento è avvenuta solo dopo una lunga negoziazione poiché alcuni Stati come, ad esempio, Italia e Francia, avevano già un loro regolamento. Nel 2011 è entrato in vigore l’accordo tra Svizzera ed Unione Europea, questo accordo permette ai prodotti svizzeri di essere protetti nell’Ue e ai prodotti dell’Unione di essere protetti nella Confederazione.

L’origine dell’Appenzeller Mostbröckli, Appenzeller Pantli e Appenzeller Siedwurst risale al 1800, negli anni si è giunti ad un elevato livello qualitativo che si basa su materie prime di ottima qualità, le tre specialità devono la loro fama alle loro caratteristiche specifiche sia organolettiche che fisiche e ai metodi di fabbricazione tradizionali; i loro nomi sono strettamente legati al territorio quello dei Cantoni di Appenzello e San Gallo.