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Il Consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann, capo del Dipartimento federale del’economia della formazione e della ricerca (DEFR), ha incontrato a Bruxelles, il 23 aprile, la Commissaria europea del commercio Cecilia Malmström.

I principali argomenti trattati durante i colloqui sono stati: l’introduzione dei dazi USA sull’acciaio e sull’alluminio, la questione dell’equivalenza delle borse tra Svizzera ed UE e lo stato dei negoziati UE-Mercosur e UE-Messico.

I dazi doganali sulle importazioni di acciaio e di alluminio, imposti dagli Stati Uniti, e le loro conseguenza per gli esportatori svizzeri ed europei, sono stati uno degli argomenti principali dell’incontro: il Consigliere Schneider-Ammann ha esposto gli sforzi attuati dalla Svizzera per trovare una soluzione per i produttori di alluminio e di acciaio elvetici, riportando l’inquietudine della Confederazione di fronte all’aumento delle misure protezionistiche del commercio mondiale.

Data la congiuntura internazionale che vede il forte aumento, negli ultimi anni, delle importazioni di prodotti in acciaio, le sovraccapacità globali della produzione ed i ricorso, sempre più frequente, a misure protezionistiche, l’UE ha aperto un’inchiesta di salvaguardia relativa all’importazione dei prodotti in acciaio. Al termine dell’inchiesta, che ha preso il via il 26 marzo scorso, deciderà se adottare delle misure di salvaguardia, sotto forma di limitazioni all’importazione; per questo il Consigliere federale Schneider-Ammann ha sottolineato che, eventuali misure di salvaguardia, non dovranno limitare il commercio tra Svizzera ed Unione Europea né compromettere gli impegni assunti reciprocamente nell’accordo di libero scambio poiché economia elvetica e mercato interno dell’UE sono connessi attraverso il commercio estero e gli accordi bilaterali contribuiscono a questo stretto legame.

Un altro argomento affrontato nell’incontro è stata la questione dell’equivalenza delle borse tra UE e Svizzera; il Consigliere federale ha affermato che la Confederazione auspica, a questo riguardo, di ottenere un riconoscimento illimitato entro la metà del 2018.

Infine sono state trattate le relazioni di libero scambio con Stati terzi, lo stato dei negoziati che ciascuna parte sta conducendo con i Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay ed Uruguay) e le trattative ora in corso tra UE e Messico.

Per evitare che gli esportatori svizzeri siano penalizzati rispetto ad i loro concorrenti europei, in conseguenza di questi trattati, la Svizzera è interessata a disciplinare gli scambi commerciali in modo analogo a quanto farà l’UE.

In conclusione, le due parti si sono dette soddisfatte dell’evoluzione positiva delle relazioni tra Svizzera ed Unione Europea e della volontà condivisa di risolvere le questioni ancora in sospeso.