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La 13a Conferenza delle Parti alla Convenzione sulle zone umide (Convenzione di Ramsar) si terrà a Dubai dal 21 al 29 ottobre 2018.

La delegazione svizzera, in conformità con il mandato approvato dal Consiglio federale il 17 ottobre 2018, sosterrà le decisioni volte a rafforzare la protezione e l’utilizzo sostenibile delle zone umide (mangrovie, paludi, fiumi e laghi); queste zone racchiudono una grande diversità biologica e svolgono un ruolo importante per l’approvvigionamento delle popolazioni con acqua di buona qualità e per la protezione contro le piene.

La Convenzione sulle zone umide chiamata Convenzione di Ramsar, è un trattato intergovernativo che serve a quadro all’azione nazionale e alla cooperazione internazionale avente come missione la conservazione e l’utilizzo razionale delle zone umide attraverso delle azioni locali, regionali e nazionali e attraverso la cooperazione internazionale come contributo alla realizzazione di uno sviluppo durevole nel mondo intero.

Le zone umide sono tra gli ecosistemi più ricchi di diversità e più produttivi; forniscono dei servizi essenziali e tutta la nostra acqua dolce tuttavia, però, continuano ad essere degradate e trasformate per altri utilizzi.

La Convenzione ha adottato una definizione ampia di “zone umide” comprendente corsi d’acqua, laghi, falde acquifere sotterranee, acquitrini e paludi, praterie umide, torbiere, oasi, estuari, delta e distese intertidali, mangrovie e altre zone costiere, barriere coralline e tutti i siti artificiali come stagni da piscicoltura, risaie, serbatoi e paludi salate.

La Convenzione include oltre 2200 siti Ramsar, pari a una superficie di 2,1 milioni di chilometri quadri. La Convenzione è entrata in vigore, in Svizzera, il 16 maggio 1976 e annovera undici siti, quali le Bolle di Magadino (TI), la riva meridionale del lago di Neuchâtel (VD e FR) e il lago di Klingnau (AG), mentre in Italia è entrata in vigore il 14 aprile 1977 e conta 56 siti.

In occasione della conferenza di Dubai, la delegazione svizzera sosterrà segnatamente le decisioni relative alle pratiche agricole, alle zone umide polari e subpolari e al ripristino delle torbiere. La Svizzera proporrà inoltre una risoluzione volta a migliorare l’efficacia delle strutture e dei processi della Convenzione.

Photo: Pixaby.com