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La Convenzione di Istanbul obbliga i Paesi aderenti a lottare contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Affinché possa essere attuata efficacemente, Confederazione, Cantoni e società civile devono unire le forze e collaborare. Il 13 novembre si è svolto a Berna un convegno nazionale che ha riunito professionisti del settore.

La violenza sulle donne e la violenza domestica sono un grave problema: in Svizzera ogni giorno 11 persone (di cui 9 donne o ragazze) sono vittima di una lesione dell’integrità sessuale; ogni due settimane si verifica un caso di violenza domestica con esito letale e ogni anno 27 000 minori sono esposti alla violenza di coppia.

Dal 1° aprile 2018 è in vigore in Svizzera la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Noto come «Convenzione di Istanbul», il trattato esorta la Confederazione e i Cantoni ad attuare sistematicamente le misure decise sinora e a identificare i settori in cui occorre intervenire ulteriormente. Ai Cantoni sono demandate competenze in materia di protezione delle vittime, perseguimento penale e misure di protezione.

In apertura del convegno, la direttrice dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) Sylvie Durrer ha sottolineato che gli organi di tutti i livelli statali devono fare la loro parte, poiché soltanto con una politica comune e concertata ci si avvicina all’obiettivo di una società libera dalla violenza.

Secondo Jacqueline Fehr, consigliera di Stato del Cantone di Zurigo, diversi approcci nella lotta alla violenza sulle donne e alla violenza domestica si sono dimostrati efficaci nella prassi: per esempio il richiamo all’ordine tempestivo da parte della polizia, che andrebbe introdotto in tutto il Paese; l’assistenza ai bambini colpiti, che andrebbe fornita in funzione dell’età, e l’aiuto alle vittime di reati, che occorrerebbe far conoscere meglio e al quale andrebbe data maggiore visibilità.

Nel quadro del convegno nazionale organizzato dall’UFU sono state presentate anche due nuove pubblicazioni. La prima fornisce una panoramica di tutti gli attori federali coinvolti che, attraverso un’ottantina di compiti e misure, contribuiscono ad applicare la Convenzione di Istanbul. La seconda propone un piano di attuazione in cui sono definiti i ruoli e la collaborazione tra Confederazione, Cantoni e società civile.

Il Consiglio d’Europa verifica regolarmente l’attuazione della convenzione nei singoli Stati parte. Il primo rapporto periodico della Svizzera è previsto non prima del 2020.

Photo: Pixabay.com