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Termina il prossimo 17 febbraio la mostra alla Pinacoteca Cantonale di Rancate, in Ticino, “Il Rinascimento nelle terre ticinesi 2” seguito della mostra sul Rinascimento del 2010.

Nel 2010 la Pinacoteca Züst ha allestito “Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini”, una mostra che – per la prima volta – affrontava il periodo artistico e culturale.

A distanza di alcuni anni si ritorna sui temi di quella fortunata esposizione: la seconda puntata di questo progetto, stavolta messo in scena da Mario Botta, nasce nell’ambito dell’anno europeo del patrimonio culturale, che vede coinvolti 28 stati all’insegna del motto: “il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro”.

Nel 2017 infatti il Cantone Ticino ha acquistato e destinato alla Pinacoteca Züst un dipinto di Francesco De Tatti, parte del polittico già sull’altare maggiore della chiesa di Santo Stefano a Rancate. Si avvia da qui un affondo su De Tatti, pittore nato nel 1470 e attivo nel Rinascimento tra il 1510 ed il 1520 fu il più significativo nell’area di Varese.

Una sequenza di opere, finora mai riunite, permette di fare i conti con la sua cultura visiva: la luminosa tradizione che fa capo a Martino Spanzotti, uno dei grandi misconosciuti della pittura italiana del Quattrocento, riscoperto da Giovanni Testori, ma anche la Milano leonardesca di Bernardo Zenale e del Bramantino, fino a una precocissima conoscenza delle novità raffaellesche.

La mostra, nel rendere omaggio ai fondatori della storia dell’arte in Svizzera, si interroga sulle forme di conservazione e di dispersione del patrimonio artistico ticinese di epoca e stile rinascimentale, con il temporaneo rientro di opere che hanno lasciato queste terre: dalla pala di Bernardino Luini, oggi in una chiesa della campagna inglese, a un trittico di Calisto Piazza diviso tra più proprietà e per la prima volta, dopo secoli, riunito: eppure entrambi si trovavano in Santa Maria degli Angeli a Lugano. Altre opere hanno invece lasciato le sedi per cui erano state realizzate per trovare definitivo asilo nel Landesmuseum di Zurigo.

La Pinacoteca Cantonale nasce grazie Giovanni Züst (Basilea 1887 – Rancate 1976), nato a Basilea e poi stabilitosi in Ticino per ragioni professionali, fu un importante collezionista di pitture e di oggetti antichi. Il 9 giugno 1966 donò al Canton Ticino la sua collezione di pittura ticinese e lombarda dal Seicento all’Ottocento.

E questa collezione, arricchitesi da donazioni e acquisti, oggi è raccolta alla Pinacoteca Züst di Rancate, comune dove Züst abitava dal 1930.

Photo: Pixabay.com