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Dal 29 aprile al 4 maggio 2019 a Parigi si tiene la settima conferenza plenaria della piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici (IPBES-7). Nel corso della conferenza è prevista l’approvazione da parte dell’IPBES del rapporto globale sullo stato della biodiversità e dei servizi eco sistemici.

La biodiversità è di vitale importanza per l’uomo. Tuttavia, la sua sopravvivenza è sempre più minacciata. Per conservarla sono necessarie misure a livello locale, regionale e globale.

L’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) è un organismo intergovernativo fondato nel 2012 dalle Nazioni Unite con lo scopo di mettere a disposizione della politica e della società informazioni scientifiche attendibili sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici. Attualmente vi aderiscono 132 Paesi, tra cui la Svizzera.

In occasione di questa settima conferenza plenaria, l’IPBES intende approvare il rapporto globale sullo stato della biodiversità e dei servizi ecosistemici. Il rapporto descrive il ruolo importante della biodiversità per la qualità di vita dell’uomo in tutto il mondo. Inoltre, illustra la perdita della diversità delle specie animali e vegetali negli ultimi 50 anni, le cui cause principali sono l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, i cambiamenti climatici, l’inquinamento dell’ambiente e la migrazione di specie alloctone.

Il rapporto si basa su quattro rapporti di valutazione regionali (Africa, America, Asia e Pacifico, Europa e Asia centrale) elaborati negli ultimi anni. La Svizzera ha sostenuto l’elaborazione del rapporto sull’Europa e l’Asia centrale, al quale ha collaborato anche l’Università di Berna.

Per assicurare la conservazione e l’uso sostenibile della varietà delle specie e degli ecosistemi su scala mondiale, sono state stipulate diverse convenzioni internazionali e regionali. Nel decennio in corso, gli sforzi intrapresi nell’ambito di tali accordi si concentrano sull’applicazione del Piano Strategico globale per la biodiversità 2011-2020 e sul raggiungimento degli obiettivi relativi alla biodiversità 2020. (Fonte: admin.ch)

Photo: Pixabay.com