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In vista del 25esimo anniversario della Dichiarazione di Pechino, che cadrà l’anno prossimo, la Svizzera traccia all’attenzione dell’ONU un bilancio dei progressi conseguiti e delle lacune ancora da colmare nella parità tra donna e uomo.

Alla fine dell’anno scorso, il Parlamento ha deciso un’apposita revisione della legge sulla parità dei sessi. In Svizzera, le donne sono protette meglio dalla violenza. Con l’entrata in vigore, nel 2018, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul) e le modifiche di diritto civile e penale per esempio la sorveglianza elettronica per far rispettare il divieto di avvicinamento o di mettersi in contatto la violenza sulle donne è combattuta più efficacemente.

Nonostante questi importanti successi, permangono ancora alcuni problemi: le donne guadagnano tuttora mediamente il 18% in meno degli uomini. La scelta dello studio e della professione continua a essere fortemente influenzata dagli stereotipi di ruolo tradizionali. Conciliare famiglia e professione è tuttora difficile: i posti di custodia per bambini sono ancora troppo pochi. Dal 2007, la quota di parlamentari donne ristagna. E la violenza domestica miete una vittima ogni due settimane.

È questo il bilancio presentato dal nostro Paese alle Nazioni Unite a quasi 25 anni dalla quarta conferenza mondiale tenutasi a Pechino nel 1995.

Allora 189 Stati, tra cui la Svizzera, adottarono una dichiarazione con obiettivi ambiziosi in cui, tra le altre cose, al settimo punto, dichiarano che si consacrano “senza riserve ad affrontare questi limiti e problemi e sostenere così l’avanzamento e il potenziamento (empowerment) delle donne in tutte le parti del mondo, riconoscendo concordemente che per questo è necessaria un’azione urgente che si ispiri a decisione, speranza, cooperazione, solidarietà, che ci accompagni oggi e nel nuovo secolo che comincia”. Gli Stati adottarono inoltre la cosiddetta piattaforma d’azione di Pechino per la sua attuazione.

Con questo rapporto, la Svizzera dà seguito alla richiesta delle Nazioni Unite di esporre gli ultimi traguardi raggiunti sulla via della parità e i problemi ancora irrisolti. I progressi realizzati a livello mondiale dal 1995 e le lacune ancora da colmare saranno il tema centrale della 64esima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne, che si terrà l’anno prossimo a New York. (fonte: admin.ch)

Photo: Pixabay.com