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Con la vacanze alle porte occorre fare attenzione ai souvenir che si mettono in valigia: piante, semi o altre parti di vegetali potrebbero essere fermate alla dogana svizzera!

Nella Confederazione l’importazione di piante da un Paese terzo sottostà a disposizioni fitosanitarie. Ciò implica un controllo fitosanitario obbligatorio al momento dell’importazione, se non persino un divieto d’importazione. Queste misure mirano a evitare l’introduzione di malattie o di parassiti delle piante (organismi di quarantena) in Svizzera, per questo il Servizio fitosanitario federale consiglia di rinunciare alle piante come souvenir di viaggio.

Il Servizio fitosanitario federale è l’autorità competente per i controlli all’importazione ed è presente nei due aeroporti principali di Zurigo e Ginevra. Dal 2016 le statistiche dimostrano che è in netto aumento il numero di infrazioni scoperte concernente, piante, semi, frutta e fiori recisi intercettati all’entrata in Svizzera nei due principali aeroporti.

Chi volesse comunque riportare un souvenir vegetale, deve informarsi prima del viaggio in merito alle disposizioni legali in vigore sul sito Internet www.serviziofito.ch. Inoltre, è bene ricordare che numerose piante sottostanno alle direttive della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES).

Esse possono essere introdotte in Svizzera unicamente con un’autorizzazione del Paese esportatore. Oltre a un certificato CITES valido, si richiede spesso un permesso d’importazione delle autorità svizzere competenti.

Le piante, le parti di piante nonché i bulbi da fiore, il terriccio per orti e giardini originari dell’UE, escludendo alcune eccezioni, non soggiacciono ad alcuna disposizione d’importazione, sempre che tali merci siano importate per uso proprio Attenzione: ciò non si applica, ovviamente, per le specie protette! (Fonte: admin.ch)

Photo: Pixabay.com