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Il 14 novembre 2019 il consigliere federale Ignazio Cassis rappresenterà la Svizzera alla Conferenza generale dell’UNESCO. Il capo del DFAE inviterà le parti al rispetto delle minoranze, un fondamento importante del processo democratico.

In Svizzera l’UNESCO è nota soprattutto per i siti patrimonio dell’umanità. La conservazione del patrimonio culturale fa parte dei compiti dell’Organizzazione dell’ONU, che si impegna a promuovere l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione. Tra i suoi successi, l’UNESCO annovera anche la Dichiarazione universale sulla diversità culturale, che riconosce la diversità culturale come patrimonio comune dell’umanità. A questo ambito si ricollega anche il rispetto della diversità culturale nel processo democratico.

Il rispetto della diversità culturale costituisce un valore centrale, soprattutto per la Svizzera.

Questo aspetto sarà affrontato anche dal consigliere federale Ignazio Cassis in occasione della Conferenza generale dell’UNESCO il 14 novembre 2019. Il suo discorso porrà l’accento sulla diversità culturale come punto di forza della Svizzera, tale grazie alla volontà di comprendersi a vicenda. Inoltre, il capo del DFAE parlerà dell’importanza della biodiversità e della protezione del clima, e dell’impiego di nuove tecnologie, due temi che l’UNESCO tratterà nella Conferenza generale di quest’anno. La 40a sessione si svolgerà dal 12 al 27 novembre 2019.

La Conferenza generale è il principale organo decisionale e di controllo dell’UNESCO. Si riunisce ogni due anni presso la sede centrale dell’Organizzazione a Parigi, ne determina gli obiettivi e decide in merito ai programmi proposti dal Consiglio esecutivo e a come disporre del budget.

La Conferenza generale nomina inoltre i membri del Consiglio esecutivo per un mandato quadriennale.

La Svizzera è tra i candidati al Consiglio esecutivo per il periodo 2019-2023 e la nomina avrà luogo il 20 novembre 2019.

L’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) è stata fondata nel 1945. Nasce in un contesto storico segnato dalle esperienze della Seconda guerra mondiale, una dimostrazione del fatto che gli accordi politici ed economici dei governi non sono sufficienti per garantire una pace duratura: per non fallire, la pace deve fondarsi sulla solidarietà spirituale e morale dell’umanità. Attualmente l’Organizzazione conta 193 Paesi membri. La Svizzera vi ha aderito nel 1949 e, con un contributo annuo di circa 3,7 milioni di franchi, è tra i maggiori contribuenti in rapporto alla popolazione. Fonte: admin.ch