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Complessivamente la Svizzera ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissata con la cooperazione internazionale (CI) 2017-2020, grazie alla quale è stato possibile salvare vite, ridurre la povertà, creare prospettive economiche e promuovere la pace. Nella sua seduta del 19 febbraio 2020, il Consiglio federale ha adottato il rapporto finale sui risultati ottenuti con l’attuazione del messaggio concernente la cooperazione internazionale 2017-2020.

Su incarico del Parlamento, il Consiglio federale fornisce nel rapporto finale un resoconto sull’attuazione del messaggio 2017-2020. Dal rapporto emerge come la Svizzera abbia contribuito a salvare vite umane, a offrire alle persone in condizioni di indigenza l’accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione, a creare prospettive economiche, a proteggere la natura quale base essenziale della vita, a migliorare la resilienza alle crisi climatiche, economiche e finanziarie e a promuovere la democrazia, la pace e il rispetto dei diritti umani.

Affinché i programmi siano efficaci è fondamentale che le misure adottate siano in linea con le priorità dei Paesi in via di sviluppo e contribuiscano a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile. Insieme a organizzazioni multilaterali, ad attori economici locali e svizzeri, agli ambienti della ricerca e alla società civile, la cooperazione internazionale svizzera ha aiutato i Paesi partner ad attuare l’Agenda 2030.

La CI ha sviluppato ulteriormente il proprio sistema di misurazione dell’efficacia, ottenendo buoni voti dal Comitato di aiuto allo sviluppo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Le valutazioni esterne e la misurazione dell’efficacia integrata nei progetti mostrano che la CI svizzera ha raggiunto chiaramente i suoi obiettivi. Il rapporto finale presenta anche progetti problematici che hanno dovuto essere modificati oppure sospesi.

Sono ancora numerose le sfide che la CI deve affrontare: la ripresa economica globale e l’incremento del benessere gravano sull’ambiente, anche i conflitti armati, le violazioni dei diritti umani, il malgoverno, il sovraindebitamento, le crisi idriche o la migrazione irregolare rappresentano sfide difficili per molti Paesi in via di sviluppo. In questi ambiti la Svizzera agisce anche nel proprio interesse poiché, in un mondo globalizzato e interconnesso, il benessere, la sicurezza e la stabilità del nostro Paese dipendono anche dal contesto internazionale.

A fine anno la CI svizzera conclude la strategia 2017-2020 con un bilancio complessivamente positivo. La strategia CI 2021-2024, anch’essa discussa dal Consiglio federale il 19 febbraio, si fonda sui risultati ottenuti finora, cercando non solo di consolidare l’efficacia della CI svizzera ma anche di perseguire una maggiore focalizzazione geografica e tematica.

Fonte: admin.ch

Photo: pixabay