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Nella sua seduta del 13 marzo 2020, il Consiglio federale ha deciso ulteriori provvedimenti per contenere la propagazione del coronavirus e per proteggere la popolazione ed il sistema sanitario. Da subito e fino alla fine di aprile sono vietate le manifestazioni con più di 100 persone e nei ristoranti, nei bar e nelle discoteche non è ammessa la presenza di più di 50 persone. Nelle scuole non possono essere tenute lezioni in classe fino al 4 aprile. Il traffico transfrontaliero dall’Italia viene limitato. Il Consiglio federale mette inoltre immediatamente a disposizione fino a 10 miliardi di franchi per attenuare in modo rapido e non burocratico le ripercussioni economiche della pandemia.

Per prevenire i contagi e contenere la diffusione del coronavirus, le persone devono mantenere una distanza reciproca di sicurezza. Il Consiglio federale ha pertanto deciso diversi provvedimenti che vanno in questo senso. La nuova ordinanza entra in vigore con effetto immediato e si applicherà almeno fino al 30 aprile. L’obiettivo è di proteggere gli anziani e le persone con malattie pregresse ed evitare il più possibile di sovraccaricare gli ospedali.

Le manifestazioni pubbliche e private con più di 100 persone sono vietate. I Cantoni possono prevedere deroghe in caso di un interesse pubblico preponderante, ad esempio per le assemblee generali.

In questo modo è garantita una prassi uniforme nei Cantoni. Questo provvedimento si applica anche alle strutture del tempo libero, quali i musei, i centri sportivi, le piscine e le stazioni sciistiche.

I ristoranti, i bar e le discoteche non possono accogliere più di 50 persone.

Fino al 4 aprile sono vietati i corsi e le lezioni in classe delle scuole, delle scuole universitarie e degli istituti di formazione. Per la scuola dell’obbligo, i Cantoni possono prevedere offerte di custodia per evitare che i bambini vengano accuditi dai nonni, che rientrano nel gruppo delle persone maggiormente a rischio.

Il Consiglio federale è consapevole del forte impatto economico dei provvedimenti adottati e intende pertanto assicurare un sostegno rapido e non burocratico all’economia.

Il Consiglio federale intende sostenere con fondi supplementari anche il settore culturale. Il Dipartimento federale dell’interno sta elaborando in procedura accelerata un progetto di legge per provvedimenti economici aggiuntivi che possono essere impiegati a complemento degli altri strumenti per attenuare i casi di rigore nel settore culturale.

Il Consiglio federale per ridurre al minimo il rischio di infezione da nuovo coronavirus raccomanda di evitare il più possibile l’uso dei trasporti pubblici. Chi ha sintomi di una malattia respiratoria e chi ha più di 65 anni non deve prendere i mezzi pubblici. Devono inoltre essere attuate misure di protezione del personale nei mezzi di trasporto e bisogna rinunciare ai servizi sui treni.

Se possibile, ai dipendenti deve essere accordato il telelavoro.

Il Consiglio federale ha deciso di introdurre con effetto immediato controlli alle frontiere con i Paesi dello spazio Schengen se la situazione lo esige. Dall’Italia possono entrare in Svizzera soltanto i cittadini svizzeri, le persone con un permesso di soggiorno e quelle che devono venire nel nostro Paese per motivi professionali. Possono varcare il confine con l’Italia le persone in situazione di assoluta necessità. Questi provvedimenti sono speculari a quelli presi dal Governo italiano e servono, in primo luogo, a proteggere la popolazione svizzera e ad assicurare al sistema sanitario svizzero le risorse necessarie. Il Consiglio federale monitora costantemente la situazione e se necessario estenderà i provvedimenti alla frontiera ai viaggiatori di altri Paesi o regioni.

fonte: admin.ch
photo: pixabay