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Volentiero diffondiamo il comunicato stampa del 16 ottobre 2020 apparso sul sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa e diffuso da Caffé Dunant nr. 593 del 25 ottobre 2020. Traduzione non ufficiale di M.Grazia Baccolo.

Ginevra (ICRC) – Più di 1.000 persone detenute in relazione al conflitto nello Yemen sono state rilasciate ed hanno potuto tornare nella loro regione o paese di origine con l’aiuto del Comitato internazionale della Croce Rossa (ICRC). Questa è la più grande operazione del suo genere da quando è scoppiata la guerra cinque anni e mezzo fa.

Nell’ambito del trasferimento, avvenuto nell’arco di due giorni (15 e 16 ottobre), il CICR ha fornito 11 voli da e per cinque città di due paesi: Yemen e Arabia Saudita. Un totale di 1056 detenuti sono stati rilasciati in questo modo e hanno potuto tornare alle loro case.

“Questa liberazione costituisce una parentesi di speranza in una guerra devastante. Mille famiglie possono finalmente festeggiare il ritorno di uno dei loro membri. Siamo molto felici per loro, ma non dimentichiamo le centinaia di altre famiglie che aspettano ancora di essere riunite. Ci auguriamo che questi progressi infondano nuova linfa agli sforzi per rilasciare ancora più detenuti in futuro”, dice Katharina Ritz, capo della delegazione del CICR in Yemen.

Questi rilasci quasi simultanei sono il risultato dei colloqui tenuti a Montreux (Svizzera) il mese scorso, a seguito dell’accordo di Stoccolma concluso alla fine del 2018. Il ruolo del CICR in questa operazione era di trasportare gli ex detenuti nella sua qualità di intermediario neutro. Prima del rilascio, i funzionari dell’istituto si sono incontrati con i prigionieri uno a uno per assicurarsi che desiderassero tornare a casa e li hanno sottoposti alle visite mediche per verificare la loro idoneità a viaggiare.

“Questo rilascio, che è stato oggetto di delicate trattative tra le parti in conflitto, è un’iniziativa incoraggiante”, commenta Omar Odeh, a capo della delegazione del CICR in Kuwait. “Il gran numero di detenuti rilasciati rende questa operazione logisticamente complicata, ma il CICR è onorato di parteciparvi in totale neutralità e facilitare così il ricongiungimento delle famiglie”.

Gli 11 voli hanno collegato due aeroporti in Arabia Saudita (Abha e Riyadh) e tre aeroporti in Yemen (Aden, Sanaa e Seyoun). Il CICR ha inoltre fornito agli ex prigionieri vestiti, articoli per l’igiene e denaro per l’ultima tappa del loro viaggio.

Il CICR ha distribuito dispositivi di protezione individuale, ha dato consigli sulla salute e applicato misure di allontanamento fisico negli aeroporti e negli aerei per prevenire la trasmissione di Covid-19. Inoltre, personale medico e volontari della Mezzaluna Rossa dello Yemen e della Mezzaluna Rossa della Arabia Saudita hanno facilitato l’operazione in aeroporto e sui voli. In particolare, hanno aiutato l’imbarco e lo sbarco di ex detenuti disabili e hanno fornito servizi di ambulanza.

Questa operazione di liberazione è la più vasta alla quale il CICR abbia partecipato nel contesto del conflitto in Yemen. L’istituto aveva già operato una mezza dozzina di trasferimenti di ex prigionieri tra novembre 2019 e settembre 2020.

Fonte originale francese al link: https://www.icrc.org/fr/document/conflit-au-yemen-plus-de-1000-ex-detenus-de-retour-chez-eux