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La situazione epidemiologica è preoccupante. Il numero dei contagi è molto elevato ed ha ripreso a salire e con i giorni festivi aumenta il rischio di una rapida impennata delle infezioni. Dopo aver consultato i Cantoni, il Consiglio federale ha pertanto deciso nella sua seduta del 18 dicembre 2020 di rafforzare ulteriormente i provvedimenti nazionali per frenare la diffusione del coronavirus. L’obiettivo è di ridurre in misura considerevole i contatti sociali.

L’obiettivo perseguito con i provvedimenti è di ridurre in modo netto e rapido il numero dei casi per proteggere le persone dal virus, assicurare l’assistenza sanitaria e sgravare il personale ospedaliero. I Cantoni devono di nuovo poter garantire i test, il tracciamento dei contatti e le misure di isolamento e quarantena in modo capillare. I nuovi provvedimenti entrano in vigore martedì 22 dicembre 2020 e sono limitati fino al 22 gennaio 2021.

Le strutture della ristorazione devono chiudere. Non sono previste deroghe durante le festività. Possono rimanere aperte soltanto le mense aziendali, le mense scolastiche della scuola dell’obbligo e le strutture della ristorazione degli alberghi riservate ai propri ospiti. Restano inoltre consentite la vendita di cibi e bevande da asporto e i servizi di consegna.
Vengono chiuse le strutture sportive. La pratica dello sport all’aperto è consentita in gruppi di non più di cinque persone. Le squadre delle leghe professionistiche possono disputare partite, ma senza spettatori.

I musei, i cinema, le biblioteche, le case da gioco, i giardini botanici e gli zoo e altre strutture culturali e per il tempo libero devono chiudere. È possibile svolgere attività culturali in piccoli gruppi. Restano per contro vietate le manifestazioni con pubblico. Sono però ammesse forme di manifestazioni alternative, per esempio quelle trasmesse on-line.

L’afflusso di clienti nei negozi viene ulteriormente limitato. Il numero massimo di persone consentito dipende dalla superficie di vendita liberamente accessibile. I negozi devono applicare severi piani di protezione. Sono mantenute le restrizioni degli orari di apertura.

I Cantoni che presentano un’evoluzione epidemiologica favorevole possono prevedere allentamenti.

I criteri per poterlo fare sono, in particolare, il numero di riproduzione, che deve essere inferiore a 1, e l’incidenza su sette giorni, che deve situarsi sotto la media svizzera.

La popolazione è invitata a restare a casa, ridurre il più possibile i contatti sociali, rinunciare a viaggi e spostamenti non strettamente necessari.

I comprensori sciistici restano di competenza dei Cantoni. Il loro esercizio è però soggetto a condizioni severe: la situazione epidemiologica deve permetterlo e devono essere garantite sufficienti capacità negli ospedali, per il tracciamento dei contatti e per i test. Devono inoltre essere elaborati severi piani di protezione la cui attuazione deve essere garantita.
Per permettere alla popolazione di farsi testare ancora più facilmente, il Consiglio federale estende l’impiego dei test rapidi.

I test rapidi non sostituiscono le regole d’igiene e di comportamento dell’UFSP. Lavarsi le mani, tenersi a distanza, portare la mascherina e ridurre i contatti sociali restano misure fondamentali per proteggersi dal contagio e combattere l’epidemia.

fonte: admin.ch