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In occasione dell’incontro annuale dei 123 Stati che hanno ratificato lo Statuto di Roma – documento di base per la Corte penale internazionale – la segretaria di Stato del DFAE Krystyna Marty Lang ha ribadito il pieno sostegno della Svizzera alla Corte. La Svizzera contribuisce così all’applicazione del diritto internazionale umanitario, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro l’impunità per i crimini più gravi.

La Corte penale internazionale dell’Aia (CPI) è un elemento fondamentale dell’ordinamento giuridico internazionale. In linea con i propri valori fondamentali, la Svizzera sostiene la Corte nella lotta contro l’impunità. «La Corte è il risultato di decenni di sforzi per perseguire gli autori dei più gravi crimini internazionali, quali il genocidio, i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra e le aggressioni» sottolinea Krystyna Marty Lang, segretaria di Stato ad interim del DFAE, nel quadro dell’incontro annuale dei 123 Stati che hanno ratificato lo Statuto di Roma, documento che pone le basi giuridiche internazionali della Corte. In occasione di questo incontro, che si è svolto lo scorso mese di dicembre all’Aia e a New York, la segretaria di Stato ha confermato «il pieno sostegno della Svizzera alla Corte penale internazionale».

La Svizzera si impegna a rafforzare la capacità della CPI e nell’elezione di persone qualificate in posizioni chiave all’interno della CPI, tra cui sei nuovi giudici e il nuovo Procuratore Capo.

Il rispetto, il rafforzamento e la promozione del diritto internazionale umanitario e dei diritti dell’uomo sono priorità della strategia di politica estera del DFAE. La Svizzera ha una lunga tradizione umanitaria. Con il suo sostegno a favore di una Corte penale internazionale efficace, la Svizzera si impegna attivamente nella lotta contro l’impunità nei casi dei più gravi crimini internazionali e si impegna a migliorare la protezione delle vittime.

La Corte penale internazionale (CPI) è un’istituzione permanente con sede all’Aia. Ha la responsabilità di giudicare i crimini più gravi che riguardano la comunità internazionale nel suo insieme: crimini di guerra, crimini contro l’umanità, genocidio e aggressione. La base dell’istituzione di diritto internazionale è lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale del 17 luglio 1998, ratificato dalla Svizzera il 12 ottobre 2001. Lo Statuto di Roma conta ora 123 Stati firmatari.

La CPI persegue i reati commessi da persone fisiche e interviene solo quando le autorità nazionali competenti non possono o non vogliono perseguire questi reati.

fonte: www.eda.admin.ch
photo: pixabay