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Il 6 e il 7 maggio si è svolto in forma virtuale il 12° Dialogo di Petersberg sul clima, con la partecipazione di 40 ministre e ministri provenienti da ogni parte del mondo hanno discusso delle regole di attuazione dell’Accordo di Parigi sul clima. Per garantire la protezione del clima e dei diritti umani, servono soprattutto regole di mercato incisive, da applicare ai progetti di tutela del clima realizzati all’estero. La Svizzera era rappresentata dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga. Il Dialogo di Petersberg sul clima è un passo importante nella preparazione della COP 26. L’incontro informale, organizzato dal Governo tedesco, era focalizzato sulla definizione di regole di attuazione dei temi chiave dell’Accordo di Parigi sul clima.

Tra queste rientrano regole da applicare ai meccanismi di mercato dell’Accordo di Parigi. Tali regole dovrebbero consentire ai singoli Paesi di farsi accreditare la riduzione delle emissioni di CO2 ottenuta attraverso la realizzazione di progetti di tutela del clima in un Paese terzo. Nel quadro della COP26, la Svizzera si adopererà a favore di regole vincolanti e unitarie. Inoltre, nel realizzare progetti di protezione del clima all’estero, occorre vigilare sul rispetto della protezione della natura e dei diritti umani.

Secondo la consigliera federale Sommaruga, per contrastare i cambiamenti climatici, tutti gli investimenti realizzati a livello mondiale dovrebbero orientarsi a criteri rispettosi del clima.

Con l’Accordo di Parigi sul clima, tutti gli Stati si sono impegnati a raggiungere degli obiettivi climatici nel 2020. Questo impegno non è ancora stato onorato da tutti i PaesiAlla fine del 2020, la Svizzera ha presentato i propri obiettivi climatici alla segreteria per il clima dell’ONU
Dal 1° al 12 novembre 2021 si svolgerà a Glasgow (Scozia) la 26a Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP26). Per la consigliera federale Sommaruga è particolarmente importante che tutti gli Stati adottino regole ambiziose nel quadro della COP26. Il cosiddetto «Paris Rule Book» è necessario affinché l’Accordo di Parigi, firmato da tutti gli Stati nel 2015, possa essere attuato in modo efficace. L’Accordo prevede di limitare, entro la fine del secolo, il riscaldamento climatico globale a + 1,5 gradi.

fonte: uvek.admin.ch
photo: pixabay