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Base per la produzione agricola, filtro per la nostra acqua potabile, serbatoio di CO₂, superficie per accogliere i nostri momenti di risposo e di tempo libero, ma non solo: il suolo svolge per noi tante altre funzioni vitali. L’ultimo numero del bollettino d’informazione «forum sviluppo territoriale» pubblicato dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE riflette sull’importanza di una gestione sostenibile del suolo e sulla pianificazione del territorio.

“Il suolo è una delle principali basi della nostra vita. Svolge un ruolo determinante nella produzione di derrate alimentari e per la biodiversità, il filtraggio dell’acqua potabile e la protezione del clima. Di queste prestazioni così variegate beneficiamo ogni giorno, eppure abbiamo difficoltà a utilizzare il suolo in modo sostenibile. In tutto il mondo, anno dopo anno distruggiamo miliardi di tonnellate di humus. Come molti altri Paesi, anche la Svizzera per produrre beni all’estero sfrutta un multiplo della propria superficie. Per prevenire eventuali crisi, i Paesi industrializzati si contendono i terreni agricoli nel Sud del mondo. Dobbiamo quindi prenderci cura del suolo, in tutto il mondo e anche a casa nostra. (Martin Vinzens caposezione Insediamenti e paesaggio ARE)”.

Il suolo della Svizzera è sotto pressione in più modi. Per alleviare questa situazione, il Consiglio federale ha adottato nel 2020 la Strategia Suolo Svizzera, corredandola di un pacchetto di misure. L’obiettivo principale è azzerare il consumo netto di suolo entro il 2050.

Sulla scia del principio adottato per la protezione del clima, l’obiettivo di un saldo netto pari a zero orienta anche la politica di protezione del suolo.

In passato, molte superfici hanno perso qualità a causa dell’impatto delle attività umane. Tuttavia, i suoli danneggiati non scompaiono necessariamente per sempre dall’impiego agricolo. Mappare sistematicamente i suoli antropici permette di individuare le zone che sono state consumate, così da capire come possano essere rivalorizzate e eventualmente utilizzate per costituire superfici destinate all’avvicendamento delle colture ed ai progetti di costruzione in modo da risparmiare quanto più possibile i suoli ancora naturali.

Il Forum sviluppo territoriale n. 1-21, «Gestione sostenibile del suolo – Le responsabilità dello sviluppo territoriale» contiene un’intervista alla consigliera di Stato vodese Adèle Thorens Goumaz, esperta in questioni di biodiversità, in cui invita a sviluppare maggiori competenze sulla qualità dei suoli e definire un accrodo sul ripo di politica agricola che la Confederazione vorrà adottare in futuro ed un reportage sul progetto di rinaturalizzazione in corso sull’area che, durante 15 anni, ha ospitato il cantiere del tunnel di base del Monte Ceneri.

Forum sviluppo territoriale n. 1-21, «Gestione sostenibile del suolo – Le responsabilità dello sviluppo territoriale» può essere ordinato per iscritto presso l’UFCL, 3003 Berna. Il bollettino informativo, nella versione arricchita da contributi audio e da una selezione di fotografie, è disponibile gratuitamente in formato pdf su www.are.admin.ch.

fonte: Ufficio federale dello sviluppo territoriale