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Il 1° ottobre 2021 il Consiglio federale ha adottato il rapporto combinato della Svizzera sull’attuazione di due convenzioni «sorelle» del Consiglio d’Europa: la Convenzione-quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali e la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie.

La Confederazione ha portato avanti il proprio impegno ed aumentato ulteriormente le risorse destinate a promuovere le lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche per il periodo 2021-2024. L’accento viene posto sugli scambi scolastici e sul sostegno alla lingua italiana ed alla lingua romancia al di fuori dei territori in cui esse vengono tradizionalmente parlate. Il rapporto mostra anche una maggiore accettazione dello stile di vita itinerante degli Jenisch e dei Sinti e Manouche svizzeri. L’opera di sensibilizzazione per far conoscere la cultura e le tradizioni di queste comunità ha quindi dato i suoi frutti. Il rapporto evidenzia anche il fabbisogno di nuove aree di stazionamento per le persone con stile di vita itinerante, che rimane elevato nonostante gli sforzi compiuti da vari Cantoni in quest’ambito.

Nel 2022 è in programma una visita in Svizzera di una delegazione di esperti del Consiglio d’Europa, che incontrerà i rappresentanti delle autorità a vari livelli nonché delle minoranze nazionali e delle lingue regionali o minoritarie per comprendere meglio la loro situazione. Le autorità svizzere sono tenute a presentare rapporti periodici sulle misure adottate per attuare la Convenzione-quadro e la Carta delle lingue.

Il rapporto combinato è stato elaborato con i contributi dei Cantoni e dopo aver consultato i rappresentanti delle varie minoranze nazionali e delle lingue regionali o minoritarie. È stato redatto in francese, tedesco e italiano e sarà tradotto anche in romancio.

La Svizzera ha ratificato la Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali nel 1998. Sono riconosciuti in Svizzera come minoranze nazionali i membri delle minoranze linguistiche nazionali, ossia a livello svizzero i parlanti italofoni, romanciofoni e francofoni e a livello regionale i parlanti francofoni nel Cantone di Berna nonché i parlanti germanofoni nei Cantoni di Friburgo e del Vallese. Vengono inoltre riconosciuti come minoranza nazionale gli Jenisch e i Sinti e Manouche svizzeri, indipendentemente dal fatto che abbiano uno stile di vita itinerante o meno, e i membri delle comunità ebraiche svizzere. Lo scopo della Convenzione-quadro è proteggere i diritti delle persone appartenenti a una minoranza nazionale.

La Carta europea delle lingue regionali o minoritarie è stata ratificata dalla Svizzera nel 1997. Sulla base di questo documento il nostro Paese ha dichiarato il romancio e l’italiano lingue regionali o minoritarie e riconosciuto lo jenisch e lo yiddish come lingue non territoriali. Recentemente anche il francoprovenzale parlato nei Cantoni di Friburgo, del Giura, del Vallese e di Vaud e il francocontese parlato nel Cantone del Giura sono stati riconosciuti come lingue minoritarie.

fonte: admin.ch
foto: pixabay