Istituto Svizzero Roma
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L’Istituto Svizzero di Roma accoglie nel suo giardino, in due momenti, le perfomance di alcuni artisti internazionali divise in due momenti distinti.

Parte Uno. “Ghosts are welcomed to the garden”, Il giardino è un luogo domestico oppure no? È custodito, protetto dalle mura, è progettato e gestito eppure, c’è qualcosa di misteriosamente incontrollabile che striscia nei suoi angoli d’ombra, fruscia nei cespugli nella notte più silenziosa. Uccelli, insetti e venti non si curano delle recinzioni e delle politiche di proprietà privata, vi dimorano senza chiedere il permesso. Lo stesso vale per i fantasmi. Espulsi dalla propria vita, vagano alla ricerca di un angolo di riposo e probabilmente di qualche orecchio che ascolti i loro segreti. Il giardino, che spesso è un rifugio per malinconiche/malinconici e perdigiorno, li attrae promettendo loro la possibilità di incontrare compagni/compagne tolleranti. Accogliamoli e ascoltiamo le loro storie di vita ultraterrena.
Le performance di Dasha Chechushkova, Olena Siyatovska, Borys Kashapov sono curate da Lesia Kulchynska.

Dasha Chechushkova, The Book of Fire. Chapter “Wrapping”
Chechushkova è nata a Odessa, in Ucraina dove vive e lavora; è laureata presso il College of Arts di Odessa.
Olena Siyatovska, “The dream is not like a dream”
Siyatovska è nata in Repubblica Ceca. Cresciuta a Dnipro, vive e lavora a Kiev. si occupa di relazioni sociali, diritti umani e identità nella dimensione digitale. Lavora con nuovi media, performance, video e installazioni.
Borys Kashapov, ”Only for men”.
Kashapov è un artista di Kiev, attraverso le sue opere esplora le relazioni di potere nell’arte e gli aspetti politici della forma.

Parte due: Anacrónica IV: Sunrise/Sunset Asphodel di Garrett Nelson, performer Sebastiano Pala & Federico Morini.
Il rivivere è una modalità di memoria estrema, positiva o negativa, trauma o estasi. È quando lo spazio tra la realtà e la memoria si confonde, diventa abbastanza vicino da poterlo toccare e sentire, da essere di nuovo reale, è un loop incorporato nei nostri sensi anacronistici. Possiamo scegliere di soffermarci a rivivere come se fosse una realtà parallela.
Garrett Nelson, nel loro ultimo lavoro commissionato attorno all’artista Cathy Josefowitz, prendono spunto da una singola opera del suo archivio, un abito da pittore in carta dipinta, creandone una continuazione scultorea e indossabile come nuova serie. Utilizzano queste opere per rivivere, in senso performativo e pittorico, i gesti di Cathy Josefowitz.
La performance è la parte quarta del progetto Garrett Nelson x Cathy Josefowitz, ed è concepita in occasione della mostra Cathy Josefowitz. The Thinking Body al MACRO — Museum of Contemporary Art of Rome dal 16.03.2022 al 19.06.2022.
Garrett Nelson realizza opere d’arte che sono performance, testi e dipinti. Il loro lavoro è spesso in relazione diretta con il lavoro di altr* artist*, scrittrici/scrittori, architett* e attivist*. Vivono in Argentina e in Svizzera e sono dottorand* all’Universidad Nacional Córdoba, lavorando sulla storia contemporanea della voce nella performance art come strategia queer femminista per prendere spazio e creare visibilità.

Le performance avranno luogo nel giardino dell’Istituto Svizzero il 28 maggio 2022 dalle H19:00 alle 22:00.
Ingresso gratuito, necessario registrarsi.

Parte uno dalle ore 19.00 alle 20.30; Parte due dalle ore 21.00 alle 22.00; Via Liguria 20