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La riunione del 19 agosto 2022, che inaugurava il 98° Congresso degli Svizzeri all’estero a Lugano, il Consiglio degli Svizzeri all’estero (CSE), il «Parlamento» della Quinta Svizzera ha approvato all’unanimità la proposta di sostenere le nuove basi legali per la formulazione di una identità digitale nazionale. L’assicurazione della protezione dei dati e della sicurezza dei dati così come il mantenimento degli standard internazionali restano centrali. Il CSE ha dato mandato al Comitato OSE di inoltrare entro il 20 ottobre 2022 una risposta alla consultazione.

Il progetto prevede che, per le Svizzere e gli Svizzeri all’estero:
– L’identità elettronica velocizza il processo democratico. Un’identificazione sicura nella rete permette un voto elettronico, nonché l’acquisizione del materiale elettorale dalla rete con notevoli vantaggi economici.
– In generale, i servizi di e-government permettono un contatto veloce con l’amministrazione e non sono legati a fusi orari o distanze e lontananza dalla madre patria. L’identità elettronica semplificherebbe anche lo sviluppo della e-medicina.
– L’identità elettronica semplificherebbe in generale la gestione delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero.
– Non da ultimo, l’identità elettronica potrebbe permettere alle Svizzere e agli Svizzeri all’estero un accesso ai loro conti bancari.

Inoltre il Consiglio degli Svizzeri all’estero ha approvato una risoluzione che esorta il Consiglio federale ad elaborare una strategia chiara e trasparente per mantenere la libera circolazione delle persone.

Un panel politico con membri del Parlamento svizzero e con un’analisi dell’ambasciatore svizzero Alexis Lautenberg hanno fornito impulsi sul tema della libera circolazione delle persone; il diplomatico svizzero, nella sua analisi introduttiva, ha sottolineato che la Brexit ha reso la situazione più difficile per la Svizzera: mentre il Regno Unito ha enfatizzato «l’essere all’e- sterno», la Svizzera di per sé voleva una stretta collaborazione con l’UE. Ma dopo la Brexit, la posizione della Svizzera si è «completamente erosa». Era ipotizzabile che l’UE sviluppasse un concetto generale per le relazioni con i Paesi terzi. Tuttavia, si dubitava che un tale concetto sarebbe stato in grado di coprire le esigenze della Svizzera.

Il Presidente dell’OSE, on. Filippo Lombardi ha moderato la tavola rotonda sulle relazioni Svizzera-UE con i parlamentari Carlo Sommaruga (SP/GE), Elisabeth Schneider- Schneiter (Alleanza del Centro/BL), Roland Fischer (Verdi Liberali/LU), l’ex Consigliera nazionale Regula Rytz (I Verdi/BE), Hans-Peter Portmann (PLR/ZH) e Inge Schütz (UDC Internazionale).

Ad eccezione di Inge Schütz, tutti i relatori hanno definito l’interruzione dei negoziati da parte del Consiglio federale nel maggio 2021, un errore grossolano e fatale.