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Il Consiglio federale rafforza la protezione in particolare di giovani atleti da atti di violenza, discriminazione e lesioni della personalità. In futuro gli aiuti finanziari saranno versati alle organizzazioni sportive in funzione dei loro sforzi a favore di uno sport corretto e sicuro. Il pacchetto di misure comprende anche l’istituzione di un servizio di segnalazione nazionale indipendente e di un organo disciplinare. Tutto ciò rientra nel progetto «Etica nello sport svizzero» che era stato annunciato dalla consigliera federale Viola Amherd nel novembre del 2021.

Il Consiglio federale non tollera alcun abuso e alcuna intimidazione nei confronti degli atleti. Diversi episodi verificatisi negli ultimi anni hanno dimostrato che le direttive esistenti non sono sufficientemente vincolanti sotto il profilo giuridico per pronunciare sanzioni come ad esempio riduzioni di sovvenzioni. Con l’adeguamento dell’ordinanza sulla promozione dello sport ora il Consiglio federale ha creato queste possibilità. La relativa base è costituita dallo statuto sull’etica che era stato approvato a fine 2021 dal parlamento dello sport svizzero. Le federazioni e le società sportive devono soddisfare queste disposizioni se si avvalgono di aiuti finanziari della Confederazione. Si impegnano ad adottare misure a tutela degli atleti, come ad esempio misure contro la violenza, lo sfruttamento, gli abusi sessuali, le discriminazioni e le lesioni della personalità.

Uno degli elementi fondamentali del progetto è la formalizzazione giuridica del servizio di segnalazione nazionale indipendente e dell’organo disciplinare. Il servizio di segnalazione gestito dalla fondazione Swiss Sport Integrity è già operativo dall’inizio del 2022. La fondazione esamina segnalazioni di eventuali comportamenti scorretti o irregolarità e in presenza di violazioni del regolamento sull’etica chiede all’organo disciplinare di Swiss Olympic di pronunciare sanzioni. In presenza di comportamenti punibili effettua una segnalazione alle autorità di perseguimento penale.

L’ordinanza sulla promozione dello sport sottoposta a revisione stabilisce inoltre i requisiti per un’amministrazione moderna delle organizzazioni sportive. In particolare si tratta di regole relative alla trasparenza, alla gestione dei conflitti di interesse, alla rappresentanza equilibrata dei sessi e alla limitazione della durata della carica per gli organi direttivi. In analogia a quanto prescritto per le aziende parastatali, ora il Consiglio federale stabilisce anche per le organizzazioni sportive che entrambi i sessi debbano essere rappresentati almeno nella misura del 40 per cento ciascuno negli organi direttivi (presidenze e organi direttivi). Comunque quote vincolanti dovranno valere esclusivamente per l’associazione mantello Swiss Olympic nonché per le federazioni sportive nazionali. Chi non raggiunge ancora l’obiettivo è tenuto a fornire una motivazione e a illustrare quali misure intende adottare in futuro per raggiungerlo. Per tutte le altre organizzazioni sportive come federazioni o società regionali Swiss Olympic dovrà elaborare una soluzione settoriale che sostenga la promozione di una rappresentazione equilibrata dei sessi, in cui non vengano necessariamente richieste delle quote.

Progetto «Etica nello sport svizzero»

La revisione approvata dell’ordinanza costituisce la parte giuridica del progetto «Etica nello sport svizzero» annunciato dalla consigliera federale Viola Amherd nel novembre del 2021 in relazione a un’inchiesta esterna dopo degli episodi verificatisi nella ginnastica ritmica. Il progetto è stato lanciato all’inizio del 2022 dall’Ufficio federale dello sport (UFSPO) e dall’associazione mantello Swiss Olympic e ha l’obiettivo di implementare principi etici anche nella formazione degli specialisti, nella promozione delle nuove leve e nell’ambito della collaborazione dei genitori.

fonte: UFSPO – Ufficio federale dello sport
foto: pixabay