Istituto Svizzero Roma
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“Quando qualcuno parla una lingua propria, nuova, che nessuno ancora capisce, a volte deve aspettare a lungo prima di sentirne l’eco” — Meret Oppenheim (1913-85) in occasione del suo discorso al Premio d’arte di Basilea del 1975.

Sulla scia delle retrospettive, quasi onnipresenti, dedicate all’artista svizzera Meret Oppenheim, la mostra romana L’Arcobaleno riposa sulla Strada (il titolo, “Der Regenbogen lagert in den Strassen”, è un verso della poesia “Endlich! Die Freiheit!”, Finalmente! La libertà!, scritta dall’artista nel 1933) indaga proprio questa eco.

Una selezione di opere di Meret Oppenheim viene messa in dialogo con lavori di artiste e artisti di una generazione recente. La coraggiosa personalità di Meret Oppenheim, la sua visione del mondo e la pratica artistica, continuano ad affascinare ancora oggi: l’esplorazione del subconscio, dei sogni, del legame tra creazione visiva e lirica, la riflessione sulla propria posizione di “artista donna tra gli artisti” (come scrisse ai genitori negli anni Trenta) e la sua partecipazione attiva ai dibattiti femministi degli anni successivi, sono temi ancora oggi molto attuali nel panorama artistico contemporaneo.

Senza decretare una parentela stretta, la mostra traccia connessioni, temi condivisi e genealogie segrete;
le artiste e gli artisti presenti alla mostra – Pascale Birchler, Miriam Laura Leonardi, Hunter Longe, Lou Masduraud, Luzie Meyer e Ser Serpas – presentano opere nuove e già esistenti in risposta a queste tematiche, generando una sorta di rilettura della poetica di Meret Oppenheim.

È molto probabile che Meret Oppenheim si sarebbe interessata alle loro opere e idee, intavolando con loro un dialogo serrato.
La mostra è visitabile presso l’Istituto Svizzero di Roma fino al 12 febbraio 2023. Venerdì 03 febbraio la scrittrice Deborah Levy terrà una lettura di X = Freedom, una poesia dedicata Meret Oppenheim.

fonte: Istituto Svizzero di Roma