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Un terzo delle persone che vivono in Svizzera dichiara di aver subìto discriminazioni o violenze, perlopiù per motivi razziali. La maggior parte della popolazione ritiene che il razzismo sia un problema reale e vada preso sul serio. È quanto emerge dagli ultimi risultati dell’indagine sulla convivenza in Svizzera, condotta ogni due anni dall’Ufficio federale di statistica su incarico del Servizio per la lotta al razzismo e della Segreteria di Stato della migrazione.

Poco meno di un terzo delle persone residenti in Svizzera ha dichiarato di aver subìto discriminazioni o violenze. Una quota stabilmente alta rispetto agli anni precedenti. Chi ha subìto episodi di discriminazione, li riconduce nella maggior parte dei casi a moventi etno-razziali, soprattutto alla nazionalità (50 %), ma anche al colore della pelle, segni corporei (19 %), alla religione (17 %) o all’origine etnica (15 %). Le persone con retroterra migratorio sono particolarmente colpite dal fenomeno: tra loro, la quota di chi dichiara di aver subìto discriminazioni o violenze è del 40 per cento. È inoltre riscontrato un netto innalzamento del valore tra i 15-24enni: oltre il 50 per cento dichiara di aver subìto discriminazioni o violenze.

I risultati dell’indagine sulla convivenza in Svizzera 2022 confermano le tendenze già osservate nelle indagini precedenti. Gli indici del razzismo e della xenofobia sono stabili e gli atteggiamenti negativi nei confronti di gruppi e minoranze continuano a calare lentamente. Gli stereotipi negativi, in particolare nei confronti dei musulmani, ma anche degli ebrei, non accennano invece a diminuire.

La maggioranza della popolazione residente in Svizzera (60 %) ritiene che il razzismo sia un problema reale da prendere sul serio. La quota della popolazione che giudica insufficienti le misure di lotta al razzismo tende ad aumentare leggermente dal 2018

Da oltre 10 anni l’indagine sulla convivenza in Svizzera fornisce informazioni sull’evoluzione del razzismo, della
xenofobia e della discriminazione nella nostra società. L’indagine è svolta dall’Ufficio federale di statistica su incarico del Servizio per la lotta al razzismo e della Segreteria di Stato della migrazione.

fonte: Dipartimento federale dell’interno
foto: pixabay