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Le persone con disabilità devono essere maggiormente protette dalla discriminazione nella vita lavorativa e nell’accesso alle prestazioni di servizio. È quanto deciso dal Consiglio federale nella sua seduta del 10 marzo 2023. Il Governo intende inoltre riconoscere la lingua dei segni e promuovere le pari opportunità delle persone non udenti. Ha pertanto incaricato il Dipartimento federale dell’interno (DFI) di presentare entro la fine dell’anno un progetto di revisione parziale della legge sui disabili (LDis).

In Svizzera circa 1,8 milioni di persone, tra cui anche bambini, giovani e anziani, vivono con una disabilità. Queste persone devono poter partecipare pienamente, su un piano di parità e in modo autodeterminato alla vita pubblica, economica e della società.

Le persone con disabilità continuano a essere svantaggiate nella loro vita quotidiana: incontrano ostacoli nell’accesso al mercato del lavoro, ad esempio a causa di pregiudizi che intervengono nel processo di reclutamento, oppure nell’ambiente di lavoro, quando gli strumenti di lavoro presentano barriere.

Per proteggere meglio le persone con disabilità dalla discriminazione nella vita lavorativa e nell’accesso alle prestazioni, il Consiglio federale ha incaricato il DFI di presentare entro la fine del 2023 un progetto di revisione parziale della LDis da porre in consultazione. In merito ha stabilito i principi che seguono:
I datori di lavoro sono tenuti ad adottare misure ragionevolmente esigibili per consentire ai dipendenti con disabilità di lavorare su un piano di parità.
Le persone disabili vanno esplicitamente protette dalla discriminazione nella vita lavorativa.

Le prestazioni di servizio destinate al pubblico devono essere accessibili alle persone con disabilità. I privati sono tenuti a prendere provvedimenti adeguati per consentire loro di usufruire senza ostacoli di questi servizi.

Il Consiglio federale intende anche disciplinare in modo vincolante il riconoscimento delle lingue dei segni svizzere e promuovere le pari opportunità delle persone non udenti nel ricorso a prestazioni e nella vita professionale.

Nell’elaborazione del progetto di revisione parziale da porre in consultazione, il DFI deve inoltre esaminare le modalità per migliorare, nella LDis, le condizioni quadro per la libera scelta dell’alloggio da parte delle persone con disabilità. A rendere più complicata la libera scelta del luogo in cui vivere e della forma abitativa sono soprattutto l’accessibilità e i costi degli alloggi e le restrizioni nell’accesso a prestazioni e infrastrutture.

Il miglioramento dell’accessibilità è una condizione imprescindibile per la partecipazione delle persone con disabilità; un ostacolo è rappresentato anche dalla mancanza di informazioni sull’accessibilità delle offerte. Il Consiglio federale ha perciò incaricato il DFI di esaminare le modalità per promuovere la partecipazione attiva delle persone con disabilità mediante misure legali.

Oltre alle prescrizioni di legge, per migliorare la situazione delle persone con disabilità nei settori del lavoro, delle prestazioni, dell’alloggio e della partecipazione è necessaria anche una stretta collaborazione tra i diversi attori. Per garantirla sono previsti programmi prioritari che vanno a completare il miglioramento del quadro giuridico.

 

Fonte: Il Consiglio federale

foto: pixabay