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L’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha lanciato il primo bando pubblico per le centrali elettriche di riserva per il periodo successivo al 2026. Esse dovranno sostituire le capacità di riserva esistenti a Birr, Cornaux e Monthey, i cui contratti scadono nella primavera del 2026. Le centrali di riserva saranno vincolate dal contratto per 15 anni, durante i quali dovranno essere pronte a intervenire in caso di emergenza dal 1° dicembre al 31 maggio di ogni anno.

Dal 15 febbraio 2023 è in vigore l’ordinanza sulla riserva invernale, che si basa sull’articolo 9 della legge sull’approvvigionamento elettrico. Attualmente è la base legale per la messa a disposizione di riserve di potenza e di energia elettrica per l’inverno e per il bando pubblico in corso. Alla fine di giugno 2023 il Consiglio federale ha avviato la consultazione sulla revisione della legge sull’approvvigionamento elettrico, per creare una base giuridica specifica per le riserve di energia elettrica.

Oltre alla riserva idroelettrica, la riserva di energia elettrica comprende la riserva complementare, costituita da centrali elettriche di riserva, gruppi elettrogeni in pool d’emergenza e impianti di cogenerazione forza-calore.
Le seguenti riserve complementari di energia elettrica sono attualmente disponibili fino alla primavera del 2026:

centrale elettrica temporanea di riserva di Birr (AG).
centrale elettrica di riserva Cornaux 1 a Cornaux (NE).
centrale a gas a ciclo combinato Thermatel di Monthey (VS).
pool di gruppi elettrogeni di emergenza, con una potenza di circa 110 MW.

I contratti per le centrali di riserva di Birr (AG), Cornaux (NE) e Monthey (VS) scadono alla fine della primavera del 2026. Per questo motivo l’UFE lancia ora un primo bando pubblico. Nell’autunno del 2023 è previsto un bando pubblico per gruppi elettrogeni di emergenza in pool e per impianti di cogenerazione.
Di norma, gli impianti della riserva complementare (ad eccezione degli impianti di cogenerazione) non sono in funzione. Tuttavia, sono a disposizione quando l’approvvigionamento non può più essere garantito attraverso i normali meccanismi di mercato.

La procedura del bando pubblico si concluderà il 15 febbraio 2024. Le migliori offerte che soddisfano i criteri definiti ottengono l’aggiudicazione, fino al raggiungimento dell’obiettivo di una potenza elettrica complessiva di 400 MW. La durata dei contratti è 15 anni (con opzione di proroga), dopodiché gli impianti di nuova costruzione dovranno essere smantellati.

Fonte: Ufficio federale dell’energia
foto: pixabay