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Il MASI ospita Mimesis of Domesticity, la personale di Monika Emmanuelle Kazi. L’artista è la vincitrice dell’edizione 2024 del Premio istituito dalla Fondazione Bally in collaborazione con il MASI per promuovere il mondo artistico e creativo in Ticino e in Svizzera.

Nel suo lavoro Monika Emmanuelle Kazi si concentra sulle manifestazioni di memoria lasciate dal corpo negli spazi domestici. Intrecciando la propria esperienza personale a una dimensione pubblica universale, esplora la carica emotiva di oggetti d’uso quotidiano e come questi possano diventare indicatori di una storia in cambiamento. La sua pratica artistica combina media diversi come la scrittura, la performance, il video e l’installazione.

In occasione della mostra al MASI, l’artista ha creato nella storica Sala Mattoni al piano terra del palazzo un nuovo gruppo di installazioni che evoca un interno domestico. Come tipico nella sua pratica, anche per il progetto al MASI l’ambiente domestico è utilizzato da Kazi come un dispositivo per evocare memorie legate alla personale esperienza diasporica e alla più ampia storia coloniale.

Nata a Parigi nel 1991 è cresciuta tra la Francia e la Repubblica del Congo, nelle sue opere oggetti ordinari e luoghi conosciuti diventano campi di indagini in cui ricercare tracce che possono rivelare di appartenenza, intime credenze e prospettive sul mondo, storie che si ripetono e che cambiano.

L’ambiente domestico creato al MASI è suggerito da suppellettili comuni, objets trouvé, oggetti ordinari che l’Artista ha recuperato e inciso con il nitrato d’argento. Nelle scene che appaiono sul vetro grazie al processo chimico si trovano immagini dall’archivio personale di Kazi che si mescolano con elementi chimici e vicende collettive.

Mimesis of Domesticity è visitabile fino all’11 agosto 2024, Palazzo Reali, Via Canova 10, Lugano (Ticino).

foto: pixaby