La delegazione svizzera, guidata dal capo negoziatore Patric Franzen, ha raggiunto gli obiettivi definiti nel mandato negoziale dei negoziati tra la Svizzera e l’Unione europea (UE). Il Consiglio federale ha incaricato i dipartimenti interessati di preparare le prossime tappe in vista della conclusione formale delle trattative.
Il Consiglio federale ha preso atto del risultato positivo raggiunto nelle trattative materiali tra i capi negoziatori di Svizzera e UE, e ringrazia tutta la squadra negoziale per l’importante lavoro svolto. Dall’adozione, l’8 marzo scorso, del mandato negoziale da parte dell’Esecutivo, hanno avuto luogo 197 riunioni. La conclusione materiale delle trattative rappresenta una tappa fondamentale verso la conclusione formale dei negoziati, prevista nella primavera del 2025.
Fino a tale data, i lavori con l’UE continueranno per perfezionare i documenti sul piano della formulazione giuridica e della traduzione. In parallelo, sul piano interno verranno portate a termine le concertazioni con i partner istituzionali (Cantoni e Parlamento), le parti sociali e i partner economici.
Obiettivi dei negoziati. Il Governo intende stabilizzare e sviluppare la via bilaterale con l’UE. Assicurare relazioni stabili e prevedibili con l’UE, e in particolare con i Paesi vicini alla Svizzera, rappresenta una necessità strategica in un contesto segnato da instabilità geopolitica e crisi mondiali. Per garantire sicurezza e prosperità in Svizzera è imprescindibile sviluppare gli scambi commerciali, cooperare sul piano scientifico e gestire in comune le sfide attuali.
Approccio «a pacchetto». Dopo aver scartato la soluzione dell’«accordo quadro» nel 2021, il Consiglio federale ha deciso di proseguire la via bilaterale come fin lì fatto, puntando su un approccio settoriale per l’accesso al mercato interno dell’UE.
Colloqui esplorativi e mandato negoziale. I colloqui esplorativi, avviati nel marzo del 2022, si sono conclusi alla fine di ottobre 2023. I risultati sono riportati in un documento tecnico intitolato «Common Understanding» (intesa comune), che illustra le aree d’intesa comune identificate dalle delegazioni di Svizzera e UE in ogni settore contemplato nel pacchetto. Su questa base il Consiglio federale ha inoltre deciso di portare avanti il dialogo interno con i partner istituzionali, le parti sociali e i partner economici in tutti i settori interessati. Nella sua seduta dell’8 marzo 2024 ha approvato il mandato negoziale nella sua forma definitiva
Lavori di negoziazione. Gli obiettivi dei negoziati sono stati definiti in maniera dettagliata nel mandato negoziale, sulla base del quale la delegazione svizzera ha condotto le trattative con la Commissione europea. In parallelo si sono svolte in Svizzera oltre 150 consultazioni interne.
Risultati dei negoziati. Il Consiglio federale constata che gli obiettivi definiti nel mandato negoziale sono stati raggiunti in tutti i settori interessati. I risultati positivi delle trattative sono in linea con gli interessi della Svizzera e spianano dunque la strada per le prossime tappe dell’attuazione della strategia «a pacchetto». Gli elementi istituzionali sono integrati direttamente negli accordi relativi al mercato interno, mentre le norme sugli aiuti di Stato trovano applicazione solo in tre settori specifici: trasporto aereo, trasporti terrestri ed energia elettrica. Nel settore della libera circolazione delle persone, l’obiettivo è stato raggiunto: mantenere l’orientamento dell’immigrazione verso l’attività economica, limitare le conseguenze per i sistemi di aiuto sociale dotandosi di mezzi efficaci per combattere gli abusi e rispettare la Costituzione federale per quanto riguarda l’espulsione penale.
Oltre che nei settori della migrazione e della protezione dei salari, grazie ai negoziati la Svizzera è riuscita a ottenere eccezioni per proteggere i propri interessi essenziali nei settori dei trasporti terrestri, dei prodotti agricoli e dell’energia elettrica. Il servizio pubblico non sarà interessato.
Periodo transitorio. La Svizzera e la Commissione europea hanno definito le modalità della loro cooperazione durante il periodo che va dalla fine del 2024 all’entrata in vigore del pacchetto.
La completa attivazione della soluzione transitoria nel settore della ricerca e dell’innovazione è prevista a partire dal 1° gennaio 2025: ciò permetterà agli attori in Svizzera di partecipare a quasi tutti i bandi di concorso di Orizzonte Europa, del programma Euratom e del programma Europa digitale.
La Svizzera e la Commissione europea hanno inoltre convenuto di collaborare già nel periodo transitorio per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento delle reti elettriche e di adottare misure comuni per proteggere i cittadini in caso di minacce sanitarie transfrontaliere gravi. Nel settore dei trasporti terrestri, hanno deciso di prorogare le misure transitorie che consentono alla Svizzera di partecipare all’Agenzia dell’UE per le ferrovie dopo il 2025.
La Svizzera e la Commissione europea coopereranno strettamente per garantire il corretto funzionamento degli attuali accordi relativi al mercato interno. In particolare, discuteranno dell’attuazione dell’Accordo sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (MRA).
Contributo della Svizzera. Le trattative hanno permesso di precisare il meccanismo dei contributi regolari della Svizzera per la coesione nell’UE a partire dal 2030. Questi contributi, che costituiscono un elemento importante della via bilaterale, finanzieranno come avvenuto finora progetti comuni nei Paesi partner e permetteranno di rispondere a sfide comuni,
Collaborazione con i Cantoni e con gli altri partner. Come partner istituzionali della Confederazione, i Cantoni collaborano in modo congruo ai negoziati internazionali.Dall’inizio dei colloqui esplorativi, i Cantoni hanno chiesto di essere sistematicamente coinvolti in questo dossier e hanno partecipato alle varie tornate negoziali.
Prossime tappe. I lavori con l’UE si concentreranno ora sugli aspetti giuridici e sulle traduzioni, per poter perfezionare gli accordi e procedere alla conclusione formale dei negoziati con la firma del testo finale da parte dei due capi negoziatori. Il DFAE è stato incaricato di preparare il progetto di messaggio sull’approccio «a pacchetto» tra Svizzera e UE, che verterà sul pacchetto di accordi, sull’adeguamento della legislazione svizzera e sulle misure di accompagnamento. Il Consiglio federale dovrà decidere l’avvio di una procedura di consultazione ordinaria sul progetto di messaggio prima dell’estate 2025 per poterlo trasmettere al Parlamento presumibilmente a inizio 2026.
Struttura giuridica del messaggio destinato al Parlamento. Il Consiglio federale privilegia un approccio che consiste nel raggruppare gli accordi tesi a stabilizzare la via bilaterale (aggiornamento degli accordi in vigore, norme sugli aiuti di Stato, partecipazione ai programmi dell’UE e contributo svizzero) in un decreto federale di «stabilizzazione». I tre nuovi accordi, destinati a sviluppare la via bilaterale, saranno presentati separatamente in decreti federali di «sviluppo». Il Consiglio federale deciderà in via definitiva sulla struttura del pacchetto e sulla natura del referendum al momento dell’avvio della consultazione.
Fonte: Il Consiglio federale
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