Il Consiglio federale propone al Parlamento di sottoporre l’iniziativa popolare «No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)» al voto del Popolo svizzero senza controprogetto diretto o indiretto e con la raccomandazione di respingerla. A suo avviso, l’iniziativa mette a rischio la prosperità, lo sviluppo economico sostenibile e la sicurezza della Svizzera e mette fondamentalmente in questione la via bilaterale con l’UE. Il Consiglio federale intende affrontare le sfide legate all’immigrazione, laddove è ancora necessario intervenire, con misure nei settori del mercato del lavoro, dell’alloggio e dell’asilo. Inoltre, in futuro, la clausola di salvaguardia negoziata con l’UE potrebbe permettere di adottare misure di protezione.
Il Consiglio federale ritiene che, se accettata, l’iniziativa per la sostenibilità avrebbe ripercussioni negative per l’economia e il buon funzionamento della società. Se la popolazione della Svizzera superasse i 10 milioni di abitanti e se non fosse possibile negoziare una clausola d’eccezione o di salvaguardia più efficace, la Svizzera dovrebbe denunciare l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) con l’UE. In questo modo, la collaudata via bilaterale con l’UE sarebbe messa a repentaglio, perché la denuncia dell’ALC implica l’abbandono degli Accordi bilaterali I e quindi anche la fine dell’accesso privilegiato al mercato interno europeo. Ciò metterebbe a rischio posti di lavoro e la prosperità della Svizzera.
La Svizzera rischierebbe inoltre l’esclusione dal sistema Schengen e Dublino, il che potrebbe incrementare la migrazione irregolare e il numero di richiedenti l’asilo in Svizzera. Renderebbe altresì più difficile lottare contro la criminalità e comprometterebbe la sicurezza interna, perché la Svizzera non avrebbe più accesso alla banca dati europea di ricerca.
Il Consiglio federale non intende presentare un controprogetto diretto o indiretto all’iniziativa. Per limitare l’immigrazione a lungo termine, la Svizzera dovrebbe adottare misure nocive per la prosperità e incompatibili con gli impegni internazionali assunti dalla Svizzera. Inoltre, l’obiettivo centrale dell’iniziativa si scontra con quello di combattere la crescente penuria di lavoratori e di manodopera qualificata.
Il Consiglio federale riconosce tuttavia che l’immigrazione in Svizzera e la crescita demografica pongono delle sfide. Oltre ai lavori in corso ha adottato, a gennaio 2025, una serie di misure aggiuntive per valorizzare ulteriormente il potenziale di manodopera indigena. In particolare, occorre integrare meglio nel mercato del lavoro le persone immigrate nel quadro del ricongiungimento familiare e le persone di età avanzata in cerca d’impiego.
Ciononostante, anche in futuro le aziende svizzere continueranno a dipendere dalla manodopera straniera per rimanere competitive e innovative e quindi garantire la prosperità e lo sviluppo economico sostenibile della Svizzera.
Inoltre, i settori della sanità, dell’agricoltura, del turismo e della ristorazione, ad esempio, dipendono dalla manodopera straniera qualificata.
L’immigrazione in Svizzera confluisce in primo luogo nel mercato del lavoro. La conseguente crescita demografica comporta sfide anche per il mercato dell’alloggio. Il Consiglio federale ha quindi deciso di adottare ulteriori misure per contrastare la crescente carenza di alloggi. Nei negoziati con l’UE è stato inoltre possibile negoziare un efficace dispositivo di protezione corredato da deroghe e garanzie, nonché una clausola di salvaguardia che potrebbe consentire alla Svizzera di adottare misure di protezione temporanee o, in casi giustificati, di limitare l’immigrazione dall’UE senza mettere a rischio l’ALC e la via bilaterale.
Inoltre, la Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) sta già collaborando con i Cantoni, le città e i Comuni per elaborare e attuare una serie di nuove misure volte a ridurre ulteriormente il numero di domande d’asilo infondate e prevenire gli abusi nel settore dell’asilo.
L’iniziativa popolare «No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)», depositata in Cancelleria federale il 3 aprile 2024, mira a tenere la popolazione residente permanente della Svizzera al di sotto di dieci milioni fino al 2050. In caso di accettazione dell’iniziativa, la Confederazione e i Cantoni dovrebbero prendere immediatamente provvedimenti mirati per uno sviluppo «sostenibile» della popolazione. Il Consiglio federale propone alle Camere federali di sottoporre l’iniziativa popolare all’elettorato svizzero senza controprogetto e di raccomandarne il rifiuto.
fonte: Dipartimento federale di giustizia e polizi
foto: pixabay