Significativa intervista a S.E. l’Ambasciatore Giancarlo Kessler, nella vicenda del rientro dei capitali italiani, nell’articolo dal titolo: “Nessun rancore sulle vostre scelte” a firma di Alessandro Galimberti sul Sole 24 Ore del 19 ottobre u.s.
L’intervento del nostro Ambasciatore torna a portare il buon senso nei rapporti fra i due paesi dopo la polemica avvenuta fra il Ministro delle Finanze Elvetico Eveline Widmer-Schlumpf ed il titolare di via XX Settembre Pier Carlo Padoan a margine dell’ultima riunione del Fondo Monetario Internazionale a Washington.
L’Ambasciatore ha esposto con chiarezza che il percorso di trasparenza della piazza finanziaria svizzera è già stato intrapreso da tempo a prescindere dai rapporti con l’Italia. La Svizzera, con la perdita del segreto bancario e con la promozione di accordi c.d. “Rubik” con i paesi confinanti, aveva già intrapreso la strada richiesta dalla comunità internazionale dello scambio automatico d’informazioni.
Per quel che riguarda la scelta italiana di una legge sulla riemersione che va nella direzione auspicata dalle regole internazionali, la Svizzera non può che essere d’accordo senza timore di perdita di appeal nei confronti degli investitori che, in regola con le norme antiriciclaggio e fiscali, potranno scegliere la professionalità delle banche, l’innovazione dei prodotti e dalla stabilità economica e politica della Svizzera. Tant’è vero che già la perdita del segreto bancario non ha determinato una diminuzione di assets da parte della piazza finanziaria svizzera, anzi. D’altro canto con l’Italia bisognerà arrivare ad un accordo che riguardi anche l’uscita della Svizzera dai paesi della black list, un aggiornamento e dei miglioramenti concernenti l’accordo sui frontalieri che oramai ha più di 40 anni e l’accesso reciproco al mercato finanziario cross border.