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Oggi 7 dicembre 2022 l’Assemblea federale in seduta plenaria è chiamata ad eleggere il presidente della Confederazione per il 2023, il vicepresidente del Consiglio federale e due Consiglieri federali.

In seguito alle dimissioni dei Consiglieri Simonetta Sommaruga (PS) e Ueli Maurer (UDC) due seggi in Consiglio federale sono vacanti; alla fine di novembre, i gruppi parlamentari rappresentati nell’Assemblea federale, hanno tenuto le prime audizioni dei candidati alla successione dei due Consiglieri dimissionari.

Tutti i gruppi parlamentari possono designare dei candidati, i partiti dei due membri dimissionari hanno proposto i loro candidati ed alle audizioni si sono presentati quattro aspiranti consiglieri: due donne candidate per il Partito Socialista (PS), le consigliere agli Stati Eva Herzog (BS) e Elisabeth Baume-Schneider (JU) e due uomini per l’Unione Democratica di Centro (UDC), l’ex deputato di Zurigo Hans-Ueli Vogt (ZH) e il consigliere nazionale Albert Rösti (BE).

Lo scorso 30 settembre Maurer, capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF), ha annunciato le sue dimissioni con un anno di anticipo rispetto alla fine del suo quarto mandato e dopo 14 anni al Governo, poiché come da lui stesso dichiarato: «È il momento giusto per lasciare: i principali dossier che interessano il mio dipartimento sono stati conclusi o sono sulla buona strada per esserlo».

La Consigliera Sommaruga, responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), che ha annunciato le sue dimissioni in una conferenza stampa il 2 novembre, invece lascia il suo mandato per ragioni personali, dopo 12 anni di presenza al Governo.

«I membri del Parlamento chiamati a votare i nuovi Consiglieri, possono anche non attenersi alle proposte dei gruppi. In genere l’Assemblea federale elegge candidati che vengono proposti dai partiti politici e che sono già politicamente attivi, ma in teoria i deputati possono scegliere tra «tutti i cittadini svizzeri eleggibili al Consiglio nazionale», secondo quanto previsto all’articolo 175 della Costituzione federale.

«Il Parlamento deve comunque tener conto di alcuni criteri nella elezione dei membri del Consiglio federale. Infatti le diverse regioni e le componenti linguistiche del Paese devono essere equamente rappresentate», sempre come cita l’articolo 175 della Costituzione federale.