Condividi su:

Con la nuova campagna: «Non rimandare, occupati ora della donazione di organi.» l’Ufficio federale della sanità pubblica e Swisstransplant incoraggiano la popolazione a prendere subito una decisione in merito alla donazione, documentarla per scritto e comunicarla ai familiari evitando loro di assumersi personalmente l’onere della decisione.

La maggioranza delle persone in Svizzera è favorevole alla donazione di organi, ma soltanto una minoranza ha documentato per scritto la sua volontà o ne ha informato la famiglia. Per questo motivo capita spesso che i familiari debbano decidere in ospedale della donazione di organi senza conoscere la volontà della persona deceduta e, nella maggior parte dei casi, rifiutino la donazione.

Con la nuova campagna nazionale sulla donazione di organi «Non rimandare, occupati ora della donazione di organi.», la popolazione è invitata a documentare in modo vincolante la propria decisione personale in merito alla donazione di organi, perché pensarci soltanto non basta. Ognuno dovrebbe documentare la propria volontà in una tessera del donatore, in direttive del paziente o nella cartella informatizzata del paziente (CIP).

Sul sito web della campagna www.vivere-condividere.ch si trovano numerose informazioni aggiornate sul tema della donazione di organi e su come esprimere la propria volontà (opuscoli, tessere di donatore, filmati informativi o rapporti con informazioni contestuali). È possibile scaricare o ordinare gratuitamente materiali in diverse lingue.

La campagna «Non rimandare: occupati ora della donazione di organi» durerà due anni.

Il 15 maggio 2022, il popolo ha votato a favore del modello del consenso presunto per la donazione di organi. La data precisa del passaggio al nuovo modello non è ancora nota. Fino ad allora rimarrà in vigore il modello del consenso in senso lato, secondo cui il prelievo di organi e tessuti dopo la morte è ammesso soltanto previo consenso.

fonte e foto: Ufficio federale della sanità pubblica