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di Giuseppe Rusconi apparso sul Corriere del Ticino, il 13 giugno 2012.

seguito articolo, pagina 9.

Una volontà comune di proseguire seriamente le pur “difficili, complesse” trattative tra Svizzera e Italia in materia fiscale: il bilancio dell’incontro di ieri a Roma tra Mario Monti ed Eveline Widmer-Schlumpf suona come un forte incoraggiamento politico a trovare una soluzione soddisfacente e anche rapida a negoziati che restano tecnicamente impervi.

Negoziare “senza indugi”, concludere “entro i prossimi mesi”: così la presidente della Confederazione. Richiesto dal ‘Corriere del Ticino’ nella stessa conferenza-stampa di una conferma, Monti ha evidenziato la necessità di “impegnarsi con la migliore volontà nel complesso negoziato”, così da “concluderlo bene e presto” e ha rilevato come comunque “gli sia difficile formulare previsioni precise sulla data di tale conclusione”. Andando bene le cose, verso la fine dell’anno ci potrebbe essere un nuovo incontro al vertice. “A dicembre, a Berna”? chiediamo alla presidente. Che risponde: “Magari a novembre e in Engiadina… sa, io sono anche retoromancia e a Mario Monti piace da anni quella valle!”.

All’incontro – fatto politico da non sottovalutare – ha partecipato attivamente nella delegazione elvetica anche la consigliera di Stato ticinese Laura Sadis (vedi intervista a lato).

Siamo sul bus 62 a piazza San Silvestro quando sentiamo un gran baccano di sirene. Scendiamo di corsa ed ecco il corteo ufficiale, con il macchinone nero dalla bandierina svizzera che si fa largo rudemente, tra lo smoccolare di una fetta di popolo romano, nella curva verso Palazzo Chigi. Raggiungiamo l’ingresso, sentiamo le prime note di “Quando bionda aurora” (poi di “Fratelli d’Italia”), scorgiamo i musici – carabinieri dalle gote gonfie e dai pennacchi dondolanti – ‘catturiamo’ i due presidenti che passano in rassegna il picchetto e poi…aspettiamo che ci aprano la sala del Galeone per la conferenza-stampa, con le bandiere rossocrociata, italiana e europea in bella vista. Chissà, pensiamo, che i galeoni – raffigurati con le vele gonfie – non siano un preannuncio di buona navigazione. Nessuno certo si aspetta dall’incontro annunci clamorosi. Che in effetti non ci sono. Il clima è invece quello delle belle occasioni conviviali, sebbene le pietanze non siano di quelle facilmente digeribili. Mario Monti rileva subito come il colloquio sia stato “intenso e positivo”, nel solco delle “eccellenti relazioni” tra i due Paesi. Naturalmente “esistono ampi margini di sviluppo per tali relazioni”. Il presidente definisce “buono “ l’andamento dei negoziati, riavviati ufficialmente il 24 giugno e sottolinea “l’obiettivo comune di contrasto all’evasione fiscale”. A tale proposito Eveline Widmer-Schlumpf concorda pienamente: “L’obiettivo della Svizzera è quello di creare una piazza finanziaria forte senza denaro non dichiarato”. Poi certo nell’incontro s’è discusso anche di altri temi, dalla situazione in Europa alla politica svizzera verso l’UE. Ma il piatto forte ieri era la fiscalità.