Condividi su:

LA STAMPA ITALIANA CI CREDE, di GIUSEPPE RUSCONI, articolo apparso sul ‘CORRIERE DEL TICINO’ di giovedì 14 giugno 2012.

E’ una mezza sorpresa quella che offre la stampa italiana di ieri riguardo all’incontro di martedì tra Mario Monti ed Eveline Widmer-Schlumpf.

Si poteva presumere che, date le nubi economiche minacciose incombenti sull’Italia con relativi vertici d’urgenza, il colloquio non riuscisse ad emergere in pagina. Invece diversi quotidiani dedicano articoli di un certo spessore al tema e il motivo lo spiega bene il titolo de Il Giornale: “L’Italia senza soldi cerca 30 miliardi in Svizzera”.

Riscontri sono apparsi anche online. La Stampa.it ha confezionato un articolo a domande e risposte sull’evoluzione dei rapporti bilaterali, mentre su la Repubblica.it sono stati inseriti due video con l’introduzione di Monti e la sua risposta alla domanda sui tempi di concretizzazione da parte del Corriere del Ticino.

A tutta pagina il quotidiano economico Italia oggi annuncia perentorio: “Assegno di 40 miliardi dalla Svizzera – Verso un’aliquota del 20-40% sul tesoretto degli italiani”. Nell’articolo si legge che la forte volontà di concludere presto e bene i negoziati costituisce da una parte “una vera e propria picconata al muro di opacità che sorregge il sistema finanziario elvetico, alle prese con uno sforzo di rinnovamento senza precedenti”, dall’altra “soprattutto una boccata d’ossigeno per le casse dello Stato italiano”, quantificabile “almeno in 30-40 miliardi di euro, valori ben superiori a quanto incassato attraverso i precedenti scudi fiscali”. Sotto il titolo più prudente “Fisco, riparte il dialogo tra Italia e Svizzera”, si legge nell’altro quotidiano economico, Il Sole 24 ore, che in ogni caso “la via dei negoziati fiscali bilaterali sembra essere a un punto di non ritorno”. E l’Italia potrebbe incassare, “secondo recenti stime ufficiose di fonti bancarie svizzere” circa 20-25 miliardi. Repubblica dal canto suo ridimensiona drasticamente la stima fatta a maggio di 80 miliardi di euro e scende a un “possibile” recupero di 25 miliardi di tasse; anche il quotidiano romano nota oggi una “sintonia” sul tema tra Italia e Svizzera e nel titolo si sbilancia: “Tra Italia e Svizzera presto l’accordo anti-evasione”. Sui tempi rapidi concorda il quotidiano cattolico Avvenire (“Negoziati con Berna presto a conclusione”), mentre il già citato Giornale si chiede: “Quanti capitali italiani giacciono nei forzieri svizzeri?” Rispondendo: “Domanda da un milione di dollari”. Tuttavia, considerando stime e dichiarazioni ufficiose, si arriva forse a 150 miliardi di euro. Per cui (con un’aliquota media del 20%) “Monti potrebbe raggranellare fino a 30 miliardi di euro”. Altra domanda del Giornale: “Che vantaggi ha la Svizzera a siglare un accordo di tal fatta?” Risposta: “Non va dimenticato come il nostro Paese tratta gli elvetici”. Che si lamentano: “Noi diamo lavoro a moltissimi italiani. (…) Però voi impedite alle nostre ditte di lavorare in Italia: ci sommergete di carichi burocratici allucinanti, ci considerate un paradiso fiscale e ci inserite nella lista nera”.