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Nella seduta del 4 settembre 2024 il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore dal 1° gennaio 2025 l’imposta integrativa internazionale secondo la regola di inclusione del reddito («Income Inclusion Rule», IIR), che va a completare l’imposta integrativa svizzera («Qualified Domestic Minimum Top-Up Tax», QDMTT) già introdotta nel 2024. Entrambe le regole assicurano la certezza del diritto e garantiscono che gli introiti fiscali che altrimenti defluirebbero verso altri Paesi rimangano in Svizzera.

Nel 2023 Popolo e Cantoni si sono espressi a favore dell’introduzione dell’imposizione minima dell’OCSE/G20, il cui obiettivo è soprattutto evitare che la Svizzera debba rinunciare a entrate fiscali a favore di altri Paesi. L’imposta integrativa svizzera (cfr. riquadro in basso), già introdotta nel 2024 dal Consiglio federale, persegue proprio questo scopo. Nella seduta del 4 settembre 2024 il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore anche l’IIR a partire dal 2025, che si applica agli utili di filiali estere di gruppi di imprese svizzeri e di holding intermedie di un gruppo di imprese estero assoggettandoli a un’imposizione minima del 15 per cento, a condizione che il gruppo di imprese consegua una cifra d’affari annua globale di almeno 750 milioni di euro.

Se la Svizzera non introducesse l’IIR, secondo le regole dell’imposizione minima dell’OCSE/G20 altri Stati potrebbero tassare gli utili di queste imprese realizzati all’estero applicando l’imposta integrativa internazionale secondo la regola sui profitti a bassa imposizione («Undertaxed Payments Rule», UTPR). La maggior parte degli Stati membri dell’UE, il Regno Unito, il Canada e l’Australia prevedono di applicare l’UTPR a partire dal 2025 dopo aver già introdotto, oltre alla QDMTT, l’IIR nel 2024.

Con l’entrata in vigore dell’IIR la Svizzera si assicura entrate che potranno a loro volta essere destinate a rafforzare l’attrattiva della piazza economica del Paese. Tramite questa misura il Consiglio federale provvede inoltre a garantire la certezza del diritto e, nel concreto, si consente alle imprese interessate di evitare una serie di procedure fiscali negli Stati in cui si applica l’UTPR.

Le stime relative all’IIR sono caratterizzate da un elevato grado di incertezza. Nello specifico, le entrate dell’imposta potrebbero attestarsi approssimativamente tra i 500 milioni e un miliardo di franchi. Sulla base della chiave di ripartizione stabilita nella Costituzione, 125–250 milioni di franchi delle entrate confluirebbero nelle casse della Confederazione e 375–750 milioni di franchi in quelle dei Cantoni.

La Svizzera rinuncia per il momento a introdurre l’UTPR
Il Consiglio federale ha stabilito di non porre in vigore l’UTPR fino a nuova decisione, poiché i rischi legati alla sua introduzione supererebbero il potenziale gettito derivante da questa imposta. L’UTPR è inoltre oggetto di critiche sotto il profilo giuridico. Per la ponderazione degli interessi in gioco, il Consiglio federale si avvale anche di una perizia eseguita dal prof. dott. René Matteotti dell’Università di Zurigo. Il Dipartimento federale delle finanze continuerà ad ogni modo a esaminare da vicino gli sviluppi internazionali relativi all’attuazione dell’imposizione minima dell’OCSE/G20.

Le regole dell’imposizione minima dell’OCSE/G20 (QDMTT, IIR e UTPR) si applicano ai gruppi di imprese internazionali che conseguono una cifra d’affari annua globale di almeno 750 milioni di euro. Le relative misure trovano applicazione una dopo l’altra.

La QDMTT, già in vigore in Svizzera dal 1° gennaio 2024, garantisce in primo luogo che i gruppi di imprese o le unità operative interessati siano assoggettati all’imposizione minima nel proprio Stato di appartenenza. In secondo luogo l’IIR garantisce l’imposizione minima anche di tutte le unità operative estere di un gruppo di imprese, presso la società madre capogruppo (o una holding intermedia), se queste unità operative non sono soggette a un’imposizione minima all’estero. Quale fattispecie completiva, l’UTPR garantisce invece l’imposizione minima di tutte le unità operative di un gruppo di imprese, anche per gli utili sottotassati che non sono soggetti né a una QDMTT né a un’IIR.

fonte: Amministrazione federale delle contribuzioni AFC