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Il 23 dicembre 1886 un gruppo di cittadini Svizzeri a Roma decidono di costituire il CIRCOLO SVIZZERO. Dal 1° libro di protocollo: “Art. 1 E’ costituita tra gli Svizzeri residenti in Roma una Società col titolo Circolo Svizzero allo scopo di rendere più frequenti e fratellevoli i rapporti e di animare sempre più i sentimenti di affetto alla Patria”. L’occasione scaturì dall’incontro degli svizzeri residenti a Roma il 7 luglio del 1886 in occasione della grandiosa festa nazionale di Sempach.

In 130 anni di attività il Circolo ha organizzato mostre d’arte, concerti, spettacoli teatrali, gite fuori porta, visite culturali, carciofolate, bicchierate, partite a carte, feste di Natale e balli in maschera per adulti e bambini; negli anni ’60 era in voga a gennaio il gran ballo. Dagli anni ’70 sono state introdotte le serate Raclette, Fondue le cene a tema cantonale, conferenze sulla politica e sulla vita sociale in Svizzera, cineforum con film svizzeri, gite culturali …e culinarie, il Nikolaus, l’arte di fare candele e fare biscotti e principalmente il raduno per la festa Nazionale del 1° agosto.

Il Circolo ebbe diverse locazioni in diverse sedi fino a quando con accantonamenti ed una sottoscrizione ad hoc lanciata tra la Colonia romana (le donazioni risultano scritte nel libro d’oro del Circolo) negli anni 1930 fu acquistato un appartamento alla Salita di San Nicola di Tolentino, Palazzo Moroni.

Dall’inizio del secolo aleggiava l’idea di costituire a Roma una scuola svizzera che fosse simbolo di cultura e continuità e continuasse a dare quella linfa alla comunità romana necessaria per rinvigorirle ed animarne i contenti. La sede del circolo ospitò diversi incontro e discussioni su come realizzare il progetto che ebbe la sua realizzazione alla fine della seconda guerra mondiale: molti dei giovani svizzeri erano stati mandati in patria per metterli a riparo dalla guerra stessa, al ritorno in Italia i ragazzi erano tornati non più bilingue. Il reinserimento nelle scuole risultava difficile era necessaria una soluzione alternativa e quindi si creò l’occasione attesa.

Il Circolo Svizzero decise immediatamente di avviare la nuova attività “Scuola Svizzera di Roma” mettendo a disposizione i propri locali. Alberto Wirth promotore dell’iniziativa e socio del Circolo ospitò per tre settimane i primi studenti nell’albergo Victoria, tempo strettamente necessario affinchè l’appartamento al piano terra di Palazzo Moroni, sede del Circolo Svizzero potesse essere allestito per accogliere gli scolari e per tenere i primi corsi di questa nuova attività. La sperimentazione ebbe successo e l’interesse aumentò.

Il Comitato del Circolo Svizzero decise di indire, presso la propria Sede, una Assemblea Costituente della Associazione pro Scuola Svizzera di Roma con l’elezione del Comitato scolastico. I due Presidenti Hensemberger, presidente del Circolo Svizzero ed Alberto Wirth presidente della neo associazione pro-Scuola Svizzera iniziarono congiuntamente la ricerca di uno stabile che desse una sede ampia e dignitosa ad entrambe le Associazioni. Fu trovata una villa di stile toscano, costruita dall’avvocato Cimino per sé e la sua famiglia. La villa era in vendita.

Il Circolo decise di vendere la propria sede per investire i soldi nel nuovo fabbricato e lanciò una sottoscrizione per comprare la nuova sede, ricavando un terzo del dovuto.

L’acquisto della Casa Svizzera di Roma, in via Marcello Malpighi 14, avvenne nel primo dopoguerra con fondi elargiti per un terzo dalla colonia romana e due terzi dalla Confederazione, provenienti da fondi liquidi del DFAE in Italia e dalla conversione di crediti della Confederazione nei confronti dell’Italia per l’assistenza di sfollati e profughi italiani in Svizzera.
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L’immobile quindi è stato costituito e realizzato anche grazie ai contributi volontari dei membri della Colonie Svizzere di Roma, allo scopo di dotare il Circolo Svizzero e l’“allora nascitura” Scuola Svizzera di propri locali adatti alla “Casa Svizzera”. L’immobile attualmente è gestito dall’UFCL.

Fu costruita l’aula che doveva servire da sala di ginnastica e riunioni per la scuola e sala per feste del Circolo Svizzero di Roma.

La suddivisione della casa fu fatta ben presto: un locale, situato al pianterreno, per il giardino d’infanzia mentre il resto era occupato dal Circolo Svizzero. Il Circolo Svizzero ebbe la possibilità di organizzare riunioni e feste che sarebbero state impensabili nella vecchia sede di via San Nicola da Tolentino ed organizzò un pensionato, aveva anche una governante dipendente Maddalene che organizzava gli incontri nella sede.

Negli anni la Scuola si è sempre più ingrandita, occupando sempre più spazio che il Circolo cedeva ben volentieri per una attività molto importante che caratterizzava sul territorio. Lo stesso pensionato scomparve a beneficio della Scuola. Il contributo del Circolo é sempre alto, infatti venivano costantemente organizzate manifestazioni e sottoscrizioni a favore della Scuola, si ricorda ancora il 1955 ove le dame del Circolo Svizzero raccolsero, da compatrioti ed amici, oggetti da vendere all’asta e da dare in premio per la tombola a favore della Scuola. Ogni anno sono state organizzate tombolate e bazar per trovare nuovi fondi per la Scuola.

La Comunità Svizzera di Roma continua sempre a sostenere la Scuola per renderla adeguata ai tempi e con spirito d’aggregazione promuove incontri per far si che resti l’identità ed il carattere svizzero con un futuro armonioso e solido.